Marcella Bella e il rapporto con i fratelli: “Siamo come i moschettieri”

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Di Redazione Gossip

Marcella Bella ha tre fratelli Rosario, Antonio e Gianni, con il quale ha instaurato un importante sodalizio artistico che ha dato vita ad alcuni dei brani dell’artista di origini siciliane.

La cantante stasera sarà ospite a Belve in onda dalle 21:30 su Raidue dove sarà protagonista di un’intervista realizzata da Francesca Fagnani. Nella famiglia di Marcella anche i fratelli hanno raggiunto buoni risultati nel mondo della musica. Rosario da compositore ha firmato canzoni per artisti famosi come Morandi e Celentano. Riguardo la sorella aveva dichiarato a Verissimo: “Marcella è sempre stata vivace, una sorella presente, molto protettiva. A me piaceva sempre la batteria, lei fece una lettera alla Rai per chiedere una batteria da potermi regalare. Fu un gesto che mi emozionò tanto. Sotto casa nostra c’erano sempre decine di fan, sono sempre stato orgoglioso di mia sorella, la reputo una delle migliori cantanti in Italia

Marcella Bella, il sodalizio professionale con i fratelli

Marcella Bella il rapporto con i fratelli

Gianni Bella è una delle penne più prolifiche del panorama musicale nazionale: tantissime le hit che firmato in primis per la sorella fino alle ultimissime collaborazioni con Adriano Celentano. Importante il sodalizio con Bigazzi insieme al quale ha realizzato diversi singoli per Marcella : al tempo stesso lo vediamo impegnato insieme al fratello Antonio scrivere brani per il gruppo beat Beans. Nel 1976 vince il Festivalbar con Non si può morire dentro, canzone con cui scala le classifiche, poi inserita nel suo primo album long playing (33 giri) Sogni di un robot. Nel 1977 esce il suo secondo album Io canto e tu e nel 1978 si ripresenta con buon successo al Festivalbar interpretando No, singolo inserito poi nel long playing Toc toc; nel 1980 esce Dolce uragano.

Nel 1990 partecipa per la seconda volta al Festival di Sanremo, in coppia con la sorella Marcella, ottenendo un buon riscontro col brano Verso l’ignoto. Alla fine degli anni novanta firma uno dei maggiori successi della carriera di Adriano Celentano: L’emozione non ha voce, grazie alla quale l’album Io non so parlar d’amore rimane per ben due anni nella Top 50 italiana. Sempre insieme a Mogol compone la maggior parte dei brani dell’album Esco di rado e parlo ancora meno (2000) e dei successivi Per sempre (2002), C’è sempre un motivo (2004) e Dormi amore, la situazione non è buona (2007),

Marcella Bella, le canzoni con i fratelli

Nel 2010 l’artista viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale San Giorgio di Ferrara, centro specializzato nella riabilitazione. Dopo una degenza durata sette mesi, viene dimesso grazie ai notevoli miglioramenti ottenuti  e si mette subito al lavoro insieme all’amico Mogol e a Geoff Westley per ultimare l’opera teatrale Storia di una capinera, tratta dall’omonimo romanzo di Giovanni Verga. L’anno successivo il brano Rinascimento, composto con Mogol poco prima dei suoi problemi di salute, viene interpretata da un commosso Gianni Morandi al Festival di Sanremo, proprio per rendergli omaggio.

Riguardo alle condizioni di salute del fratello Marcella aveva dichiarato al Corriere Della Sera: “Lui dopo l’ictus del 2010 non parla, ma fa tutto come se nulla fosse. È solo “rimasto senza parole”, diciamo noi scherzando sul destino beffardo che ha tolto la voce a un cantautore. Lui ha ancora la gioia di vivere e questo lo ha salvato. Mi ha insegnato che si può convivere felicemente anche con un grande handicap. Ride, scherza, anche se non parla. Però canticchia e piazza delle note. Ultimamente ho scritto con lui due canzoni”

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