Come ben sappiamo il coronavirus ha fermato lo sport praticamente in tutto il mondo. Tra gli eventi che hanno visto la cancellazione è presente la March Madness, ovvero la fase finale del torneo NCAA di Pallacanestro. Ma cos’è di preciso la March Madness? Come funziona? Scopriamolo assieme.
La storia della March Madness
La March Madness è la fase finale del torneo collegiale di pallacanestro statunitense: vi prendono parte 68 squadre della Division I NCAA. Durante la stagione sono più di 300 i college che prendono parte alla Division I, per cercare di entrare nella fase finale.
Il primo torneo NCAA di pallacanestro è stato disputato nell’ormai lontano 1939, mentre solo nel 1982 la fase finale è stata denominata “March Madness”. La traduzione letterale significa “pazzia di marzo”, e venne coniata dal telecronista Brent Musburger. Il motivo? Oltre ad essere disputata tra marzo ed aprile è considerato uno dei tornei più imprevedibili del panorama sportivo, e molto spesso anche le squadre più forti soccombono ad atenei meno conosciuti cestisticamente.
Infatti da quando questo torneo ha visto la luce solo una volta, nel 2008, le quattro favorite hanno raggiunto la Final Four.
Il tabellone della March Madness
Ma come funziona la fase finale del Torneo NCAA di Pallacanestro? Sono 32 le squadre di Division I (su 353 totali) ad accedere di diritto alla March Madness per avere vinto la loro Conference. Le altre 36 squadre invece vengono scelte da un Selection Committee secondo un criterio di merito durante la stagione. Il totale di squadre che prendono parte così alla competizione sono ben 68.
Le First Four sono le quattro partite preliminari, le quali vengono disputate tra le ultime 8 squadre scelte dal comitato di selezione. A seguire le vincitrici entrano nel tabellone principale, diviso in 4 per “Regioni”, ciascuna composta da 16 squadre: East, West, South e Midwest.
Prima di arrivare alla vera e propria finale quindi ci sono cinque turni, con partite ad eliminazione diretta. Gli ottavi e i quarti di finale vengono ormai chiamati rispettivamente “Sweet 16” ed “Elite 8”, e sono i due turni che precedono la Final Four.
Le tre partite della Final Four vengono disputate nell’arco di un unico weekend sullo stesso campo: ed è ovviamente nella partita finale che viene eletta la squadra vincitrice del torneo.
Le ultime edizioni
Durante la scorsa stagione sono stati i Virginia Cavaliers ad aggiudarsi la vittoria del Torneo NCAA. Nella finale della March Madness l’ateneo con sede a Charlottesville ha avuto la meglio di Texas Tech Universitiy per 85-77. L’US Bank Stadium di Minneapolis ha così inserito i Cavaliers nell’albo d’oro, che hanno agguantato la prima vittoria nella loro storia.
Nel 2016 è andata in scena una della finali più emozionanti degli ultimi anni. Al Reliant Stadium di Houston infatti i Villanova Wildcats sono tornati a vincere un torneo NCAA a distanza di più di 30 anni dalla prima volta. Nel match conclusivo in un finale pazzesco i North Carolina Tar Heels si arrendono per 77-74: decisiva una tripla pazzesca a fil di sirena realizzata da Kris Jenkins su assist dell’italo-americano Ryan Arcidiacono.
North Carolina però si è rifatta nella stagione successiva, vincendo il suo sesto titolo nella finale contro i Gonzaga Bulldogs (71-65). Nel 2018 è invece ancora Villanova a trionfare: Michigan Wolverins schiantati per 79-62, e per il college di Philadelphia sono ben due trionfi in tre anni.
Il ’66 e i Texas Western Miners
Una delle edizioni più ricordate però resterà quella del 1966, quando ai tempi non si chiamava ancora March Madness. I Texas Western Miners e soprattutto il loro allenatore, Don Haskins, fecero la storia.
In piena segregazione razziale infatti il coach decide di reclutare ben 7 sette giocatori afroamericani a roster, ricevendo le critiche di tutta America. Il risultato fu sorprendente: i Miners infatti raccolsero una sola sconfitta durante tutta la stagione.
I ragazzi di Haskins arrivarono alla finale, e la decisione del coach fu clamorosa: al match presero parte infatti solo i giocatori di colore. Di fronte c’era una della squadre collegiali più forti di sempre: i Kentucky Wildcats, formati ovviamente da 12 giocatori bianchi.
Il messaggio lanciato da Don Haskins fu fortissimo, e Texas Western porto a casa la prima e unica vittoria dell’ateneo nel torneo NCAA di pallacanestro: Kentucky cadde per 72-65, e i Miners entrarono prepotentemente nella Storia, non solo per motivi cestistici.
La storia di Don Haskins e dei Texas Western Miners è raccontata nel film “Glory Road – Vincere cambia tutto”.
Le squadre più vincenti della March Madness
Sono ben 35 le squadre ad aver vinto almeno una volta il titolo NCAA. La squadra più vincente è UCLA: i Bruins, con sede a Los Angeles, sono l’unica squadra ad aver vinto più di dieci volte. 11 i successi, l’ultimo arrivato ormai nel 1995.
A seguire troviamo i Kentucky Wildcats con otto vittorie e North Carolina con sei: in Top 5 troviamo Duke Blue Devils ed Indiana Hookers con cinque successi. Per gli Hookers però sono lontani i tempi dei trionfi: infatti l’ultima vittoria di Indiana è datata 1987.
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