Motomondiale

Marco Bezzecchi, viaggio nel suo “cubo di Rubik”

Altruista ma allo stesso tempo velenoso come il suo spiritual animal, lo scorpione, Marco Bezzecchi sarà uno degli agguerriti al titolo della classe Moto2, per il secondo anno consecutivo nello Sky Racing Team VR46 con il compagno di squadra e amico Celestino Vietti. Classe 1998, giovane ma con una carriera alle spalle “quasi” da far invidia al suo idolo di sempre e attuale mentore: Valentino Rossi.

Cresciuto a suon di motori e profumo di benzina

Marco, soprannominato da tutti Bez, nasce a Rimini il 12 novembre. Cresce nell’officina di papà Vito con cui coltiva la passione per le due ruote. Quando Marco correva nelle categorie pre mondiale ad occuparsi delle sue minimoto era il “suo Bà” (come piace soprannominarlo dal pilota). A sei anni sale in sella alla sua prima minimoto, dimostrando fin da subito il suo potenziale. Inizia a correre con la sua Polini GP3 nei parcheggi dietro casa. A differenza dei suoi coetanei andava a dormire con il casco e la tuta. Nel 2007 si iscrive al campionato UISP dedicato ai bambini. Fin dai suoi esordi non abbandona e non tradisce il suo numero 12.

Marco Bezzecchi da piccolo in sella alla sua prima minimoto
Marco Bezzecchi a sei anni in sella alla sua prima minimoto una Polini Gp3 – Photo Credit: Instagram page Marco Bezzecchi

Il suo nome appare per la prima volta sul grande schermo nel 2014 quando è un dei partecipanti del programma TV, trasmesso da MTV, “Motorhome“. Nello stesso anno corre nel Campionato Italiano di Velocità (CIV) conquistando il secondo gradino dietro a Manuel Pagliani. Prima del gran finale di campionato Marco viene convocato alla RedBull Rookies Cup non riuscendo, però, a superare le selezioni. Nel 2015 riuscirà con la sua Mahindra Peugeout, del team minimoto Portomaggiore, a proclamarsi vincitore del CIV. Nella stagione 2016 partecipa al Campionato Europeo di Velocità (CEV). Lo stesso anno Marco riappare nuovamente sugli schermi televisivi esordendo, come pilota sostitutivo nel team San Carlo, nel motomondiale.

Marco Bezzecchi: da wild card ai “ragazzi del muretto”

In realtà qualche anno più tardi Bez comunica che il suo esordio nel motomondiale era legato alla voglia di vedere da vicino il suo idolo di sempre, Valentino Rossi. Fu cosí che quando nel 2015 termina la gara del Mugello nella classe minore si precipita al muretto di partenza, a bordo pista, per vedere il suo eroe. Terminato il weekend di gara il giovane Marco realizza il suo più grande sogno: quello di poter correre al Ranch a Tavullia. Finalmente può vivere una giornata intera, in tranquillità con Valentino. Rimane in contattato con l’Academy VR46 fino a quando, a Natale 2016, ottiene il regalo più grande che potesse ricevere.

Marco Bezzecchi, trofeo CIV
Marco Bezzecchi con il trofeo della vittoria del CIV nel 2015 – Photo Credit: Twitter page Marco Bezzecchi

Dal 2016 ad oggi è uno dei ragazzi dell’Academy VR46 e come piace a lui chiamarsi, “uno dei ragazzi del muretto“. In quella stagione correrà in Moto3 per il Mahindra Racing Team e parteciperà al GP di Misano nel CIV. Diventa pilota titolare per il team CIP nel 2017 con il suo rivale di sempre, Pagliani. Marco fin da subito mostra la sua determinatezza e lealtà ottenendo il suo primo podio in Giappone, arrivando terzo. Sono anni di cambiamenti, ma il numero 12 non si arrende e nell’aprile 2018, in sella ad una KTM, con il Team Redox Prustelgp, si aggiudica la prima vittoria nel motomondiale sul circuito argentino. In seguito ad una serie di podi e di ottime prestazioni chiuderà il campionato iridato al terzo posto con 214 punti.

Il salto di qualità in Moto2

L’ottimo traguardo ottenuto lo porta ad essere convocato dal Team Redbull KTM Tech 3 nella classe Moto2, nel 2019. Il momento di difficoltà della sua carriera attira l’attenzione del suo “modello d’ispirazione” che lo prende ancor di più sotto la sua protezione portandolo a correre per i colori del suo team, nella stagione 2020. Bez nello Sky Racing Team VR46 ritrova la serenità e porta la sua Kalex ad aggiudicarsi il terzo posto e una pole position in Andalusia. Una stagione gloriosa che lo mette in lotta con i più veloci e sperare di vincere il campionato conquistando il primo posto nel GP di Spielberg, d’Europa e a Misano. Tocca anche un terzo posto sul circuito di Valencia. Conclude il campionato al quarto posto, aggiudicandosi la permanenza nel team VR46 con il suo amico Vietti.

Marco Bezzecchi Sky racing team
Marco Bezzecchi in piega sulla sua Kalex con i colori dello Sky Racing team nella stagione 2020 – Photo Credit: Motogp.com

Nulla dire se non con lo “slang” del Bez

1,75 cm di altruismo, istinto, divertimento e umiltà. Velenoso in pista come il suo scorpione. Marco è tifoso spudorato di Vale e ammira Morbidelli per la sua tranquillità, ma anche per la sua competizione durante le gare. Un ventiduenne con dei capelli da far invidia a tutti che lascia crescere senza darli troppa attenzione. Tutta la sua concentrazione è diretta ai motori. Lontano dalle corse ama “spattaccare” nell’officina di papà Vito dove tiene tutte le tute di quando era piccolo, la sua ultima minimoto e le sue moto da allenamento. Vive a suon di “scarenate” creando anche una sorta di “go-kart casalinghi” con cui ama correre giù per le discese del suo paese, Viserba. E se il tempo è poco, da vero romagnolo, in stile hollywoodiano, lo si vede in giro a bordo del suo skateboard per andare a lezione di inglese insieme ai ragazzi dell’Academy oppure in palestra.

Marco Bezzecchi e Celestino Vietti
Marco Bezzecchi seduto sul suo skateboard insieme al suo amico e compagno di box Celestino Vietti – Photo Credit: Instagram page Sky Racing Team VR46

Nel 2021 con lo Sky Racing Team tenterà di collezionare un terzo tatuaggio da inserire sul braccio insieme agli altri due dedicati al suo primo podio e alla sua prima vittoria in Moto3 nati da una scommessa con il suo capotecnico del 2017. Come il suo idolo, anche lui sceglie di personalizzare il suo casco. In occasione del GP di Misano ha riportato la scritta “Bezwatch, Episode 13” con un chiaro rimando al film “Baywatch“. Dalla terra di origine ha anche ereditato il “patacca” che conquista le ragazze con l’emoji peperoncino che ha poi riportato sulla sua moto di gara come porta fortuna.

Marco Bezzecchi veloce come il cubo di Rubik nei test della stagione 2021

Per la stagione 2021 si sono già svolti due test nella classe Moto2 e a Valencia, Marco si è dimostrato il più veloce in pista, portando la sua Kalex a girare in 1’35.5. Meno proficuo è risultato l’appuntamento sul circuito spagnolo di Jerez dove il portabandiera dello Sky Racing Team è rimasto vittima di alcune cadute e scivolate. Episodio diverso, invece, a Portimao dove Bezzecchi è emerso rimanendo dietro di quattro decimi a Roberts.

Marco Bezzecchi casco cubo di Rubic
Marco Bezzecchi con uno dei caschi personalizzati, dedicato alla sua passione per il cubo di Rubic, stagione 2019- Photo Credit: Instagram page Marco Bezzecchi

Il ventiduenne insieme al suo team e ai suoi avversari partirà nei prossimi giorni per un ultimo test di rifinitura che si terrà dal 19 al 21 marzo sul circuito di Losail in Qatar a ridosso del primo appuntamento di stagione. Come detiene il record di rapidità nella risoluzione del cubo di Rubik, il pilota romagnolo approfitterà dell’ultimo test per studiare e analizzare la strategia migliore per essere il più veloce in pista e poter salutare i suoi tifosi dal gradino più alto con il suo “Ciao Bel!”.

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Erica Zizzi

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