Marco Carta ha dedicato alla madre un post lo scorso giugno: giorno nel quale 28 anni prima la donna veniva a mancare a causa di un cancro.

Vedremo il vincitore di Sanremo 2009 tra gli ospiti de La Volta Buona, talk condotto da Caterina Balivo in onda oggi a partire dalle 14:00 su Raiuno. Nel 1996, a dieci anni appena compiuti il cantante ha perso la madre per un tumore. Intervistato in occasione dell’uscita della sua autobiografia Ho Una Storia Da Raccontare, aveva parlato della donna sulle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni: “Ero geloso di questa cosa mia, non volevo che qualcuno ci ricamasse sopra. Non volevo attribuissero la mia vittoria ad Amici o la vendita dei dischi al fatto di far pena alla gente”. Riguardo la narrazione dei momenti dell’infanzia ed il ricordo della made: “Il dolore ti dà lucidità. Anche l’aver visto mia madre in questi due anni di malattia, vederla prima una ragazza dai capelli lunghi, bellissima, poi quasi una larva nel vero senso della parola, è qualcosa che mi ha scioccato e dato lucidità. Non posso dimenticarla, sarebbe impossibile. Io ricordo tutto come se fosse ieri”. Fonte Tv Sorrisi e Canzoni

Marco Carta il ricordo della madre

Marco Carta il ricordo della madre

Sulle pagine di Newsitaliane aveva aggiunto: “Ho lo stesso carattere ancora oggi: quello che ho sviluppato dopo la scomparsa di mia mamma. A 14 anni, avevo una marcia in più rispetto ai miei compagni, avevo più grinta. Con l’impegno e la volontà, ho conquistato tutto quello che desideravo. Ringrazio la vita che tanto mi ha tolto ma tanto mi ha dato“. Lo scorso 17 giugno in occasione del 28esimo anniversario della morte della madre, aveva pubblicato una dedica alla donna su Instagram:

Non smetterò mai di pensare a come sarebbe andata se il 17
Giugno 95 non fosse mai arrivato. Come sarebbe stato il mio “sliding door” se fossi rimasta?
Forse sarei stato più felice? Forse. Forse non avrei colmato questo silenzio con la musica? Forse.
Forse il mio carattere sarebbe meno turbolento? Forse. Sicuramente i miei risvegli per 28 anni sarebbero stati più sereni. Questo si.
Da un pezzo ti ho serenamente lasciata andare ma rimane sempre quel pezzetto di saudade. Ed è proprio quel pezzetto che mi fotte, quella cosa malata e impossibile che ogni tanto mi fa pensare che da un momento all’altro tornerai da me, ed è di conseguenza quel pezzetto che continua folle e ostinato ad aspettarti ancora e ancora. Come una danza eterna. E niente.. sarei felice se davvero esistessi ancora da qualche parte,  Al contrario se fossi solo stata buttata precocemente mi verrebbe da morire. Mi ricompongo. Io ti amo.

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