
Una fuga che dai primi elementi raccolti sembrerebbe ben organizzata: Marco Raduano al vertice dell’omonimo clan che opera su Vieste è evaso ieri pomeriggio 24 febbraio, dal carcere di massima sicurezza di Badu ‘e Carros a Nuoro in Sardegna. Lo ha fatto calandosi da un muro perimetrale attraverso una corsa realizzata con le lenzuola. Quando la notizia della sua evasione si è diffusa attraverso gli organi di informazione, verso le 22 nella città garganica sono stati esplosi fuochi d’artificio.
In cinquant’anni mai nessuno era riuscito a scappare da quella che fino a ieri era considerata la prigione più sicura d’Italia, dove scontano e hanno scontato la propria pena terroristi e mafiosi in regime di 41 bis. Anche malavitosi del calibro di Renato Vallanzasca, Graziano Mesina e Raffaele Cutolo.
Chi è Marco Raduano

Raduano, conosciuto anche come “Pallone” o “Woolrich”, è ritenuto un elemento di vertice dell’omonimo clan che opera a Vieste. Il “boss del Gargano” vanta una lunga carriera criminale e ha condanne che deve finire di scontare nel 2046 per traffico di stupefacenti con aggravante di mafia, omicidio, reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti. Era al 41 bis, in regime di alta sicurezza 3. Il 3 febbraio scorso gli era stata notificata una condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, perché il ricorso in Cassazione era stato dichiarato inammissibile.