Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nel novecento alla scoperta di una grande poetessa italiana. Parleremo di misticismo, di ermetismo e di universalità. Abbiamo dedicato questa puntata a Margherita Guidacci e alle sue poesie.

“Mi sono nutrita dell’Antico Testamento e in particolare i Salmi, l’Ecclesiaste, Giobbe ed i profeti, Geremia, Daniele ed Ezechiele”.

Queste le dichiarazioni di Margherita Guidacci in un’intervista che pongono l’accento su un tema portante delle sue poesie come il misticismo religioso. Nei suoi versi spicca la sua formazione cattolica che la spinge verso una poesia segnata da un accostamento drammatico dei significati e lontana dall’uso magico della parola proprio dello stile ermetico. Dall’ermetismo infatti la Guidacci ha sempre preso le distanze perchè totalmente incompatibile con la sua poetica basata sul rifiuto del mito orfico della parola.

Le opere di Margherita Guidacci

Margherita Guidacci, fonte giorgioweiss

Dall’esordio letterario di “La sabbia e l’Angelo” a “Paglia e polvere” le opere di Margherita Guidacci appaiano subito segnate da una poesia moderna e profonda. Versi lunghissimi che richiamano atmosfere bibliche ci fanno riflettere su un’esistenza segnata dalla più genuina preghiera. La poesia della Guidacci ci racconta inizialmente dell’eterna lotta tra il bene e il male e di un ritorno alle origini. La Guidacci poi non disdegna di parlare della sua malattia psicofisica in “Nerosuite” fino ad aprirsi ad un misticismo più universale nelle seguenti sillogi poetiche come “La Via Crucis dell’umanità”.

Il bisogno di vita

Riscoperta recentemente dall’attenzione critica la poesia di Margherita Guidacci si rivela quanto mai attuale. A colpire ancora oggi è il bisogno di vita di questa poetessa che la sua esperienza letteraria ha testimoniato con forza attraverso le sue poesia. Per questo viene definita ad alcuni critici come audace e dolcemente eversiva. Una definizione nata anche dalla costante serietà della poesia della Guidacci che rifiuta qualsiasi gioco letterario.

Stefano Delle Cave