Maria Falcone è una docente e attivista italiana, fondatrice della Fondazione Falcone. Attivista antimafia, dal 1992, anno della morte del fratello minore Giovanni, magistrato ucciso da Cosa nostra nella strage di Capaci, porta avanti progetti di educazione alla legalità nelle scuole e nelle università del Paese e promuove iniziative, in Italia e all’estero, per ricordare la figura del giudice e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla criminalità organizzata. Viene invitata, come conoscitrice del fenomeno mafioso, ai dibattiti e alle attività sul tema che si organizzano in varie parti d’Italia. Si è espressa su argomenti di grande attualità come l’abolizione del cosiddetto ergastolo ostativo per i boss, la tutela degli enti che operano per il sociale e la legalità, il rilancio del movimento antimafia e la cooperazione investigativa e giudiziaria contro la criminalità transnazionale.
Nata a Palermo nel 1936, secondogenita di una famiglia di tre figli (la sorella maggiore, Anna, è del ’34, il fratello Giovanni era del ’39), si è laureata in Giurisprudenza ed ha poi insegnato diritto negli istituti superiori fino alla pensione.
Dal 1992 si è dedicata totalmente alla Fondazione Giovanni Falcone, che presiede, curando, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le celebrazioni che si tengono ogni 23 maggio a Palermo, nell’anniversario della strage di Capaci, alla presenza delle massime autorità dello Stato e di migliaia di studenti che arrivano da tutta Italia con la “Nave della Legalità”.
Partecipa alle manifestazioni che vengono organizzate per ricordare la figura e l’opera del fratello. Negli anni ha incontrato migliaia di ragazzi facendo testimonianza attiva, raccontando una intensa stagione della lotta a Cosa nostra ed educando i giovani all’importanza del rispetto della legalità. Da tre anni è promotrice del progetto “Università per la Legalità” che coinvolge decine di Atenei italiani. Gli studenti, che rispondo a un bando del Miur e della Fondazione Falcone, lavorano a progetti in materia di criminalità organizzata con ricerche, studi, lavori teatrali. Promuove il concorso che, ogni anno, assegna 15 borse di studio, finanziate dall’Assemblea Regionale Siciliana, a neolaureati in Giurisprudenza di tutta la Sicilia che vogliano sviluppare lavori sulla mafia e sulla legalità.
Nel 1995, Maria Falcone ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università degli Studi di San Paolo del Brasile per il suo impegno sociale e culturale nel combattere la mafia.
Nel 2014, è stata insignita dal capo dello Stato Giorgio Napolitano della croce di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nel 2015 ha ricevuto le chiavi della città di Bari dal sindaco Antonio Decaro. “A Maria Falcone – recitavano le motivazioni del riconoscimento – per il suo impegno instancabile in favore della crescita di una coscienza civile diffusa, unico antidoto alle logiche mafiose e criminali. La sua attività nell’ambito di progetti di educazione alla legalità, la sua presenza costante nelle scuole come testimone della vita e degli insegnamenti di suo fratello Giovanni, magistrato simbolo della lotta alla mafia, il suo impegno pedagogico e divulgativo costituiscono il terreno fertile in cui affondano le radici dell’antimafia sociale”.
Nel 2017, l’Accademia Bonifaciana, Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori di Anagni, le ha conferito il titolo di “Senatore Accademico Onorario”.