Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Abbiamo deciso di fare per la prima puntata dell’anno un viaggio fino al diciottesimo secolo. Vogliamo parlarvi di una donna straordinaria che ha diviso la sua vita tra la scienza e Dio. Andremo alla scoperta del primo libro femminile di matematica. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Maria Gaetana Agnesi.
Maria Gaetana Agnesi e la matematica
In un epoca in cui molto spesso le donne non era istruite al pari degli uomini Maria Gaetana Genovesi seppe in ogni modo distinguersi per la sua intelligenza. Dapprima si concentrò sullo studio accurato delle lingue arrivando a conoscerne ben sette tra cui il latino, il greco e l’ebraico. In seguito per obbedire al padre si dedicò alla filosofia e al difficile studio della matematica. Fu il campo dove si distinse di più tanto da conquistare gli esperti dell’epoca e guadagnarsi una cattedra poi rifiutata presso l’Università di Bologna.
Maria Gaetana Agnesi è anche famosa infatti per le sue opere di carità. “L’uomo deve sempre operare per un fine, il cristiano per la gloria di Dio; finora spero che il mio studio sia stato di gloria a Dio, perché giovevole al prossimo, ed unito all’obbedienza essendo tale la volontà di mio padre: ora cessando questo, trovo mezzi e modi migliori per servire Dio e giovare al prossimo ed a questi devo e voglio applicarmi“. Con queste parole la Agnesi spiegò il suo abbandono della vita mondana e degli studi scientifici per dedicarsi a Dio.
Instituzioni Analitiche ad uso della Gioventù Italiana
Maria Gaetana Agnesi si era inizialmente dedicata allo studio dell’algebra e della geometria. Aveva anche preparato un commento al “Traité Analytique des Sections Coniques” del marchese de L’Hôpital. Tuttavia non lo pubblicò perchè su consiglio del suo mentore e matematico Jacopo Riccati si dedicò invece alla stesura di una sua opera sullo studio del calcolo infinitesimale. Fu così che nacque il primo libro di matematica scritto da una donna che s’intitola “Instituzioni Analitiche ad uso della Gioventù Italiana”. È un opera di due volumi che rappresenta il punto massimo raggiunto dagli studi dell’Agnesi.
Un libro innovativo che conteneva un importante studio. Stiamo parlando della cosiddetta versiera di Agnesi, di cui la scienziata milanese aveva già incominciato a parlare nel commento all’opera di de L’Hôpital. Si tratta di una curva del piano ricostruibile mediante elementari procedimenti geometrici che viene espressa in matematica con una funzione razionale.
Stefano Delle Cave