Maria Maddalena Morelli, la donna che venne incoronata poetessa

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Di Stefano Delle Cave

Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nel 700′ italiano per parlarvi di una donna eccezionale. Una poetessa che è riuscita ad ottenere un riconoscimento avuto solo da Francesco Petrarca, Torquato Tasso e Bernardino Perfetti come l’incoronazione poetica. Abbiamo dedicato questa puntata a Maria Maddalena Morelli.

“Giudichiamo l’incomparabile Poetessa superiore al sesso, eccellente nel canto Estemporaneo, e dotata di ingegno così straordinario e sublime, che ben si rende degna del cospicuo onore della Laurea Capitolina accordatele dalla Sovrana Autorità, a maggior incremento delle Buone Lettere Italiane, e a perpetua gloria dell’Arcadia e di Roma”

Queste le parole degli esaminatori dell’Accademia dell’Arcadia che spiegarono quanto Maria Maddalena Morelli fosse degna di quell’incoronazione poetica spettata fino ad allora solo a Petrarca, Tasso e Perfetti. D’altronde la Morelli era riuscita a conquistare diversi regnanti della sua epoca con il suo talento per la poesia e soprattutto per l‘improvvisazione poetica. Era stata poi ammessa anche all‘Accademia dell’Arcadia con lo pseudonimo di Corilla Olimpica. Un fatto non da poco per una donna del 700′ italiano che per amore della poesia sacrificò la sua vita coniugale abbandonando marito e figlio.

Le opere di Maria Maddalena Morelli

La maggior parte dell’arte poetica di Maria Maddalena Morelli era costituita da rime improvvisate con la quale si distingueva nei salotti e nelle corti nobiliari delle diverse città in cui ha vissuto come Firenze, Roma e Napoli. Di lei ricordiamo anche alcune pubblicazioni come “ Il Canto In Lode di Maria Antonietta” ed alcuni nuptalia, scritti in onore delle nozze di aristocratici, come “L’Ara d’Amore” per il matrimonio tra Carlo Emanuele IV di Savoia e Maria Clotilde di Borbone-Francia. Alla Morelli inoltre Madame de Staël si ispirò per il romanzo “ Corinne o l’Italie”. La protagonista di quest’opera è infatti e proprio una poetessa simbolo di un’emancipazione femminile nella cultura europea. Un fatto importante in un epoca in cui i codici napoleonici avevano fatto della donna una figura sociale di secondo piano.

Stefano Delle Cave