Benvenuti nel viaggio nel tempo di Metropolitan Today. Andremo alla fine del 500′ per parlarvi di una famosa regina di Scozia. Parleremo di complotti, di processi ed esecuzioni. L’8 febbraio 1587 veniva giustiziata in Inghilterra Maria Stuarda. A lei è dedicata la puntata di oggi
“Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”
Furono le ultime parole pronunciate da Maria Stuarda al momento della sua esecuzione al castello di Fotheringhay. La regina si era presentata tranquilla al patibolo, vestita con un abito scuro ed un lungo velo bianco come le spose. Poi quando le sue dame l’aiutarono a svestirsi mostrò una lunga sotto veste color cremisi, il colore indossato dai martiri cattolici. Il desiderio della regina di Scozia era quello di morire infatti come una martire cattolica di fronte agli inglesi protestanti. Prima di decapitarla il boia le porse le sue scuse alle quali rispose sinceramente: “Vi perdono con tutto il mio cuore, perché spero che ora porrete fine a tutte le mie angustie”. Dopo la decapitazione avvenuta con due colpi di scure, al corpo della Stuarda fu inflitta l’umiliazione dell’ostensio alla folla. I suoi resti mortali riposano oggi all’Abbazia di Westiminster.
Il processo contro Maria Stuarda

La condanna a morte di Maria Stuarda fu firmata dalla cugina e regina d’Inghilterra Elisabetta I solo il primo febbraio 1587 dopo diversi rimandi. A condannarla fu un tribunale composto da quaranta uomini cattolici e protestanti. L’accusa era quella di alto tradimento per aver partecipato ad un complotto di alcuni nobili cattolici, noto come il complotto Babington, per uccidere Elisabetta e di metterla sul trono inglese. La Stuarda all’epoca era già prigioniera da quasi vent’anni dopo aver perso la sua guerra contro i lord scozzesi protestanti ed essere stata catturata in Inghilterra dagli ufficiali di Elisabetta con l’accusa dell‘assassinio del marito e cugino di primo grado Enrico Darlney. Maria si difese con dignità dal processo di alto tradimento sostenendo di essere una regina consacrata da Dio e di essere immune alle leggi inglesi.
La verità era che la Stuarda era diventata scomoda per la sua possibilità di poter ascendere al trono inglese in quanto figlia della sorella del defunto re Enrico VIII. Per questo fu messa in trappola da Sir Francis Walsingham, il capo delle spie di Elisabetta. Ironia della sorte volle che alla sua fine, non avendo eredi diretti, Elisabetta nominasse sul letto di morte suo erede Giacomo, l’unico figlio della cugina che aveva fatto decapitare.
Altre ricorrenze importanti
Il nostro viaggio nel tempo continua con l’8 febbraio 1692. Quel giorno un medico del villaggio di Salem affermò che tre ragazze adolescenti erano possedute da Satana dando inizio al famoso processo delle streghe di Salem. Facciamo un saltò nel tempo fino all’8 febbraio 1865 quando il fasmo naturalisa Gregor Mendel formula la teoria dell’ereditarietà. Parliamo di tre venti della storia americana. Il primo è avvenuto l’8 febbraio 1922 quando il presidente Harding introdusse la prima radio alla Casa Bianca.
Il secondo, l’8 febbraio 1924, è la prima drammatica esecuzione avvenuta con il gas nel Nevada. Il terzo è l’inizio del Nasdaq, il nuovo mercato borsistico elettronico americano avvenuto l’8 febbraio 1971. Il nostro viaggio nel tempo si conclude con un primato tutto italiano. L’8 febbraio 2006 Laura Pausini divenne la prima donna italiana a vincere un Grammy.
Nati oggi
L’8 febbraio è un giorno di compleanno condiviso da molti famosi scrittori. Avrebbero compiuto gli anni oggi il grande poeta Giuseppe Ungaretti e il famoso romanziere Jules Verne. Oggi è anche il compleanno del maestro dei legal thriller John Grisham. Restiamo negli Usa perchè l’8 febbraio è il compleanno di due famosi attori americani. Compie gli anni infatti Nick Nolte ma soprattutto vogliamo ricordare i 92 anni dell’icona James Dean. Andiamo infine in Italia per ricordare i compleanni delle bellissime Diana Del Bufalo ed Elisabetta Gregoraci e della famose pattinatrice e campionessa Carolina Kostner.
Morti oggi
Ricordiamo la bellissima modella e playmate Anna Nicole Smith scomparsa a soli 39 annil’8 febbraio 2007 a causa di un overdose causata da diverse sostanze. Dieci anni prima di morire era stata coinvolta in una complessa causa per l’eredità dopo la morte del ricco imprenditote James Howard Marshall II che aveva spostato nonostante la differenza di età. Una causa di cui la Smith non vide mai la fine.
Stefano Delle Cave
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