Marina Rei, “Per essere felici” non serve quasi niente

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Di Redazione Metropolitan

La capacità di reinventarsi e seguire il proprio personalissimo percorso. Maturità e consapevolezza. Stile intimo e raccolto per un racconto che si dipana sui percorsi dell’introspezione. Gli affetti, gli amori, le emozioni. Questo è Per essere felici il nuovo album di inediti di Marina Rei, uscito oggi.

Lei è quella di Primavera, la canzone che chiunque di noi ha ascoltato alla radio in un giorno di sole di marzo di un anno qualunque dal 1997 ad oggi. Sono trascorsi 25 anni dal suo primo album in italiano dal titolo Marina Rei e sei anni dal preccedente lavoro Pareidolia. I più l’hanno conosciuta quando comparve a piedi nudi sul palco del Festival di Sanremo del 1996 per cantare Al di là di questi anni. Le sue esibizioni live sono sempre qualcosa di forte, diretto, efficace. La sua figura alta e longilinea si muove con disinvoltura sul palco, a suo agio tra la vocalità e le percussioni, come se fosse in un contesto naturale e senza filtri. Esprime l’eco di una natura selvaggia e femminile.

Oggi, con il nuovo album la ritroviamo ad un nuovo traguardo stilistico, con una scelta ben definita, indifferente alle regole commerciali e fedele a se stessa. Lo confermano le sue parole:

 “Questo disco è stato registrato quasi interamente a casa mia, con la volontà di non rincorrere alcun canone di bellezza o stereotipo sonoro. La scrittura è stata l’unica risorsa da cui partire e a cui tornare.”

Il disco è stato anticipato dall’uscita del singolo e video della title track, seguito dal brano Comunque tu e dal singolo Dimenticarci.

Marina Rei: “Per essere felici”  brano per brano

01_Ci penso a te – Il pensiero sopraggiunge quando un desiderio non è realizzabile.
02_Bellissimo – Il legame profondo di una madre col figlio, l’inevitabile confronto sui cambiamenti, la ricerca della propria identità tra confini e libertà.
03_Per essere felici – L’importanza di riconoscersi nel proprio sguardo. Un’analisi personale sulle scelte fatte crea il presupposto per il raggiungimento di una conquista più grande: la felicità di essere sé stessi.
04_Comunque tu – Una dichiarazione d’amore contrapposta al sofferto e necessario distacco da una importante figura paterna.
05_Dimenticarci – Dimenticare chi siamo e ripartire dall’ingenuità di un sorriso.
06_Averti è come avere paura – In amore non ci si può proteggere e c’è sempre il rischio di perdere tutto, anche la paura di amare.
07_L’occasione per conoscerci meglio – Gli anni che passano ci portano a fare i conti con il presente.
08_Devo dirtelo – I sentimenti non cambiano, né con la distanza né con l’impossibilità di un amore.
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