Conferenza stampa sulla ripresa dell’attività del Governo del presidente del Consiglio, Mario Draghi, con i ministri Enrico Giovannini (Infrastrutture e Mobilità sostenibili), Patrizio Bianchi (Istruzione) e Roberto Speranza (Salute) e Maria Stella Gelmini (Affari Regionali). “La campagna procede spedita, verso la fine di settembre sarà vaccinato l’80% della popolazione, già oggi siamo al 70% completamente vaccinato”. Così Draghi aprendo l’incontro con la stampa, che segue il Cdm di stamane con all’ordine del giorno infrastrutture e incendi.
“78 milioni di dosi inoculate, 38 milioni totali di immunizzazioni sono frutto da un lato della scelta degli italiani italiani di credere nella scienza e tutelare la salute. Però, nella gestione della pandemia un fattore positivo è stata la collaborazione tra la struttura commissariale del generale Figliuolo, il Ssn e le Regioni”, ha aggiunto Mariastella Gelmini, presente anche lei in conferenza stampa, sottolineando l’importanza del coordinamento con la conferenza delle Regioni.
Il punto sulla situazione sanitaria è stato fatto dal ministro della Salute Roberto Speranza, che ha dichiarato: “La situazione epidemiologica è stabile e nel mese di agosto abbiamo avuto un indice Rt intorno a 1: questo è merito della campagna di vaccinazione. Abbiamo tenuto limitazioni leggere rispetto a quelle dei mesi precedenti, la campagna di vaccinazione è la vera arma che abbiamo e la risposta degli italiani è incoraggiante”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Mario Draghi ha confermato in conferenza che, nel momento in cui l’Ema dovesse intraprendere la strada già presa dalla Fda di approvare in via definitiva il vaccino Pfizer, verrà affrontato il tema dell’obbligo vaccinale. A proposito della terza dose, Roberto Speranza ha aggiunto: “C’è un confronto in queste ore e si partirà nel mese di settembre, alla fine, dalle persone che hanno avuto una risposta immunitaria fragile. Anche l’Ema ha dato questa indicazione e il nostro Cts ha espresso una opinione”.
“Voglio esprimere solidarietà piena a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei no vax, una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando fatta nei confronti di chi fa formazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia”.
“La campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole. La scuola in presenza è sempre stata una priorità” ha aggiunto il presidente del consiglio.
“L’applicazione del green pass mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta” ha detto Draghi. Sull’estensione della validità del certificato verde, “ne stiamo discutendo con il ministro Speranza, l’orientamento è sì, andrà esteso, per decidere quali passi, quali settori, ci sarà una cabina di regia come per altro è stato chiesto dal senatore Salvini, ma sì l’orientamento è quello”.
Passaggio obbligato per Mario Draghi in conferenza anche sull’Afghanistan, che sarà il tema principale dell’incontro che il presidente del Consiglio avrà con il presidente Emmanuel Macron questa sera a Marsiglia: “Sarà una conversazione a tutto tondo. Bisogna concentrare l’attenzione sul futuro immediato. Dobbiamo aiutare gli afghani”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Mario Draghi ha dichiarato: “L’Ue è stata abbastanza assente, perché non organizzata ma sul piano umanitario ha fatto molto. C’è molto da fare, in un momento in cui si ripensano alcune relazioni internazionali. Non credo al ritiro generalizzato, all’isolazionismo. Sicuramente l’Europa deve organizzarsi”.