“Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare. È un momento difficile”, ha detto Draghi, dopo il colloquio al Quirinale con Mattarella. Vertice Pd-M5s-LeU: prospettiva politica unitaria. Zingaretti: “Draghi può portare l’Italia fuori dall’incertezza””. Di Maio: “Mandato elettori è per esecutivo politico, nessuno provi a dividere M5s”.

Mario Draghi si prepara alle consultazioni con le forze politiche: dovrebbero partire questo pomeriggio in uno studio di Montecitorio. Nel frattempo, il presidente del Consiglio incaricato ha fatto rientro in Umbria, a Città della Pieve, dove sta profilando il quadro degli incontri. Grande attenzione anche ai rapporti con le parti sociali che, si ragiona in ambienti politici, potrebbero essere incontrate da Draghi a margine delle consultazioni con i partiti e, sicuramente, in un tavolo di concertazione, a governo fatto. Il calendario delle consultazioni dovrebbe essere reso noto a breve.

Un mandato ampio che non parte da un’idea precostituita di governo, di maggioranza né di tipo di ministri. Così Mario Draghi si avvia alle consultazioni con le forze parlamentari dopo l’incarico a formare un nuovo governo ricevuto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Sarà Draghi a decidere senza particolari ‘paletti’ su perimetro, tipo, modello di governo dopo aver sentito i gruppi parlamentari. Ascolterà, come da lui stesso detto all’uscita dell’incontro con il Presidente della Repubblica, le forze politiche e poi tirerà le somme per riferire al Capo dello Stato le sue determinazioni e sciogliere la riserva.

Il segretario del Pd Zingaretti parla di nuova fase, promette disponibilità e ha organizzato un confronto sulla crisi di governo e la possibilità di offrire appoggio al governo Draghi con LeU e Movimento 5 Stelle. L’incontro è terminato poco fa. “Nel quadro del lavoro che si è avviato dopo il conferimento dell’incarico al professor Draghi, pur nel rispetto del confronto che si è aperto tra le forze politiche, è positiva la disponibilità di Pd, M5S e Leu di voler continuare a tenere aperta una prospettiva politica unitaria”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine dell’incontro da remoto con le delegazioni di M5S e Leu.

Crimi (M5s): “Dalla riunione di questa sera tra Movimento, PD e Leu emerge la volontà di non disperdere il patrimonio comune costruito con grande impegno, nell’ultimo anno e mezzo. Un patrimonio fatto di temi e interventi già realizzati, di misure sulle quali abbiamo condiviso impostazioni e obiettivi. Nel reciproco rispetto per le rispettive posizioni riguardo alla scelta di appoggiare un eventuale governo tecnico a guida Mario Draghi, abbiamo confermato la volontà di mantenere saldo quel leale rapporto che nel tempo è cresciuto e migliorato”. Lo afferma in una dichiarazione il capo politico politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi al termine del vertice serale con il Partito democratico e Leu. “La riunione di questa sera tra Pd, Leu e 5stelle è stata importante per proseguire nel percorso comune intrapreso in questo anno e mezzo di governo.

Percorso che ci ha visto, in questa fase difficile del nostro paese, fare scelte importanti a difesa degli italiani per non lasciare indietro nessuno in questa crisi. Nel rispetto delle reciproche posizioni sull’attuale fase politica questo percorso non si ferma”. Lo affermano i capigruppo di LeU Loredana De Petris e Federico Fornaro al termine dell’incontro con Pd e M5S. Nel M5s prevale, però, la linea del no al governo tecnico. Da Beppe Grillo arriva il no: “Siamo leali a Conte, non a Draghi”. E ancora Crimi lascia intendere che “quella del voto su Rousseau è un’ipotesi da non trascurare. Ovviamente dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre. Votare sulla persona mi sembra riduttivo”.  Italia Viva invece si confronterà in tarda serata.

Di Maio: “Mandato è per esecutivo politico, nessuno provi a dividere M5s” “Le regole della democrazia sono molto chiare. La volontà popolare è rappresentata dalle forze presenti in Parlamento il cui mandato, ricevuto dagli elettori, non è stato quello di un governo tecnico ma, lo ribadisco, è stato quello di proporre un governo politico al Paese che rispondesse alle esigenze degli italiani”. E’ quanto ribadisce Luigi Di Maio in un post su Facebook, nel quale ricorda che “nel 2018 il MoVimento 5 Stelle ha preso il 33% dei voti, in Parlamento siamo la forza politica più grande e come abbiamo già dimostrato, siamo determinanti. Ora dobbiamo mostrarci compatti, serve unità”. “Nessuno provi a dividerci”, conclude.