Star Comics la tocca pianissimo e lancia la ristampa di Mars, il manga shoujo che ha preso vita – nell’ormai lontano 1996 – grazie al talento inconfutabile di Fuyumi Souryo. Ora, le nuove leve che non hanno potuto bearsi della storia d’amore tutt’altro che smielata tra Rei e Kira, hanno la chance di rimediare, sguazzando nella sicurezza di immergersi in un’opera preziosa come poche altre.

Mars: il primo contatto

C’era una volta, in una ridente cittadina calabrese, una sedicenne. Costei, era parte attiva di un meccanismo singolare: da un lato, si galvanizzava ancora seguendo l’eco delle urla di Mark Lenders su quel campo da calcio sterminato, dall’altro non era mai riuscita a soffocare il brividino davanti all’aforisma cantato dal duo D’Avena/Vanni “perchè sei tu la cosa più importante, la più importante che per me adesso c’è”. E così, figlia di un contrasto che l’avrebbe accompagnata vita natural durante, si accingeva a trascorrere quell’estate fagocitando le letture dei manga che sua cugina più stagionata le elargiva, guidata dallo scopo nobile di istruirla sulla controparte cartacea, e non, relativa a quei pasti portentosi con i quali mamma Italia 1 l’aveva rimpinzata a dovere per anni.

Fu proprio quando scoprì che Georgie non aveva tanti motivi per correre felice sui prati che arrivò Mars. Vinta dalla smania compulsiva di relegare l’epilogo di Abel in un angolo remoto della sua memoria (Danì, che tu sia maledetta ndr), si calò nella dimensione in cui si incontravano Rei Kashino e Kira Aso, i due splendenti protagonisti di questa storia. Il primo contatto diventò leggenda: mentre Kashino spinse la giovane a subire il fascino dei casi umani, Kira diventò il nome del suo cane. Ora decantiamone le lodi.

Mars
Mars – Photo Credits: Nerdevil

La trama

La storia di Mars, di primo acchito, non sembra diversificarsi dalla compilation di trame che i manga shoujo portavano avanti con discreta scontatezza. Ma ritrovarsi ad infliggersi delle autopunizioni per averlo anche solo pensato, è il passo immediatamente successivo. Kira è un’adolescente timida e molto introversa, emarginata dai compagni di classe, che non proferisce parola ma riversa tutte le sue emozioni nel disegno e nella pittura. Quella passione la porterà a conoscere Rei, bello e dannato, l’idolo delle masse, con una predilezione per le moto e le gare, a cui dedica la sua vita senza pensare alle conseguenze. I due ragazzi, così lontani e inconciliabili, si riveleranno presto l’uno l’incastro dell’altro, l’antidoto risolutivo per affrontare i traumi più torbidi che influenzano le loro vite.

Ebbene, abbiamo davanti a noi la più canonica delle ship: bad boy e cute girl. Ma cos’è che fa davvero la differenza in Mars, rendendolo tale da assurgere alle più alte cariche del podio dei manga shoujo?

I punti vincenti

I motivi che operano per consacrare Mars al successo iniziano a palesarsi sin dalle prime pagine, per poi diventare quasi ingombranti nel prosieguo della storia. Il capofila, visibile senza troppi sforzi, è lo stile: i disegni della Souryo sono oggettivamente bellissimi. Il tratto è deciso ma delicato, le espressioni vengono rappresentate sui volti in maniera talvolta magistrale, anche quando i personaggi non proferiscono verbo. Insomma, i capelli al vento di Rei Kashino, una volta che te li stampi in testa, non te li scorderai mai più.

Un altro pilastro, forse il più importante, è dato dai temi che vengono trattati, celati da un plot falsamente banale che serve a regalare al lettore l’esperienza del colpo di scena, accompagnato dall’opportunità di poter toccare le corde profonde della psiche umana, stipate negli anfratti più reconditi della memoria dei suoi protagonisti.

I temi affrontati convivono in un pot-pourri studiato a regola d’arte, in grado di intersecarsi adeguatamente all’interno di una cornice quotidiana: la vita scolastica di chi vive la storia narrata. Amore, amicizia, crescita personale, fino ad affrontare le oscure conseguenze della violenza, la depressione, la follia. Imparare a convivere con i propri fantasmi, accettando le vulnerabilità che ne scaturiscono, diventa il fine ultimo di Mars, che offre ai lettori alcuni spunti di riflessione ai quali difficilmente potrà sottrarsi.

Mars – Photo credits: web

Conclusioni

Se sei già stato rapito, a suo tempo, dal fascino di Mars, non puoi ignorare il suo richiamo. Ancor di più, nel caso in cui non lo avessi mai letto, potrai finalmente liberarti da questa ignobile aggravante. Preparati a riservare un posto leggendario a Kira, Rei e a tutti i loro amabili, e meno amabili, amici. E’ arrivato il momento di congedare i pregiudizi per collezionare un gioiellino dal valore inestimabile.

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ALESSIA LIO