Per il primo appuntamento di Sì Viaggiare ci dedicheremo a mete estive del nostro amato Paese. In particolare, partiremo dalla città di Marsala, punta estrema della Sicilia occidentale, che già da sola garantisce una bellissima vacanza, all’insegna della cultura e del relax.
Le spiagge di Marsala, candide e ventilate
Nel viaggio alla scoperta dell’antica città di Lilibeo, oggi Marsala, inizieremo dall’ammirare le bellezze del litorale, in cui si alternano lunghe distese sabbiose a scorci rocciosi e frastagliati, incisi dall’impetuoso vento di Maestrale. Lungo la costa è possibile godersi, dunque, le acque cristalline che bagnano ampie spiagge candide, attrezzate per garantire confort e divertimento.
Gli scorci paesaggistici marsalesi: il fascino dello Stagnone
Famosa in tutto il mondo è la Laguna dello Stagnone, lungo la costa siciliana, verso la città di Trapani. Formatasi perché l’ampio tratto di mare antistante si ritrova quasi completamente chiuso da tre isolette che circondano il litorale, Mothia, Isola Lunga e Isola Grande, la Laguna di Marsala fornisce uno spettacolo naturale incredibile.
L’area è, infatti, conosciuta soprattutto per i tramonti, particolarmente suggestivi: tra i colori accesi e caldi del sole spiccano le sagome degli antichi mulini e i grandi cumuli di sale, di forma piramidale. Conclude il panorama la visione delle Isole Egadi in lontananza.
Per via dei forti venti, spesso contrastanti, provenienti da Nord e Sud, la zona si adatta perfettamente agli sport acquatici. In particolare da qualche anno, lo Stagnone è diventato uno dei Paradisi del Kitesurfing, che richiama professionisti e appassionati da tutto il mondo.
Mothia: antico insediamento fenicio
Bagnata dalle acque dello Stagnone, si adagia la piccola isola di Mothia, importantissimo insediamento fenicio. Abitata, infatti, a partire dall’VIII secolo a.C., il territorio acquisisce un valore strategico non indifferente nei traffici commerciali di quest’antica civiltà orientale. Coinvolta nei conflitti con il mondo greco, l’isola è stata abbandonata dopo il 397 a.C., a causa della distruzione operata dal tiranno di Siracusa, rimanendo disabitata per diversi secoli.
Oggi Mothia, in seguito chiamata Isola di San Pantaleo, gode di una decisiva importanza storica, in quanto conserva vivide testimonianze archeologiche che, negli anni, hanno contribuito a chiarire i rapporti che i Fenici intrattenevano con il mondo occidentale.
L’isola è ben collegata con la terraferma e, una volta raggiunta con piccole imbarcazioni, vi si possono ammirare gli scavi archeologici ancora in corso e il Museo Whithaker, che conserva le testimonianze di questo piccolo insediamento. Tra queste, notevole è stato il ritrovamento del Giovinetto di Mothia, statua in marmo del 450-440 a.C.
La città di Marsala: espressione di storia antica e di arte barocca
Addentrandoci nella città, affascinante è indubbiamente il centro storico di Marsala, nota anche per il famoso sbarco di Garibaldi e dei Mille, di cui si ha memoria nel Museo Civico, presso il Complesso Monumentale San Pietro. Lungo la via principale del corso, si intersecano piccole e strette vie lastricate di marmo. Si erge, così, maestoso il Duomo, dedicato a San Tommaso di Canterbury.
La costruzione della struttura, iniziata in età medievale, è stata realizzata a più riprese, fino al 1590. Tuttavia, la necessità di poter disporre di un luogo di culto di maggiori dimensioni ha spinto alla realizzazione di una chiesa più grande, completata nel 1607.
E’ questo l’edificio che ancora oggi possiamo ammirare. Di gusto barocco, contribuisce a dare espressione allo stile seicentesco della Sicilia occidentale: dal caratteristico colore giallo dorato, la Chiesa è realizzata in pietra arenaria. Di notevole interesse sono altri luoghi della città, che ricordano anche periodi di dominazione romana e poi araba.
Sapori e colori della cucina: tra tradizione e innovazione
Per completare il nostro percorso a Marsala, lasciamoci conquistare dai sapori della cucina locale. Nonostante i tantissimi secoli trascorsi dalla presenza fenicia, uno dei cibi ancora caratteristici e tradizionale del luogo è il couscous, pietanza a base di semola condita con zuppe di pesce o verdure.
Immancabile, e sempre più innovativa, è la produzione del vino. La vinificazione locale unisce, infatti, l’antica tradizione vinicola con le più attuali richieste del mercato internazionale. Tra i vini più pregiati e conosciuti si annovera il Marsala, un vino invecchiato, dal gusto intenso.
Martina Pipitone
Seguici su facebook