Marte, segnali di vita? Trovata materia organica

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Di Redazione Metropolitan

Marte, il famoso Pianeta Rosso, potrebbe aver ospitato (o ospitare) forme di vita.

A rivelarlo sono i nuovi dati inviati sulla Terra dalla  missione “Curiosity” della Nasa. Indicherebbero che tre miliardi e mezzo di anni fa ci fossero i requisiti per ospitare la vita sul pianeta.

Il rover Curiosity sulla superficie di Marte (Photo Credits: ansa.it)

Per fornire elementi, il rover Curiosity ha continuamente prelevato e analizzato campioni durante i primi tre anni di perlustrazione del cratere Gale.

Il cratere Gale (Photo Credits: www.link2universe.net)

Il rover è stato lanciato il 26 novembre del 2011. Ed è giunto a destinazione il 6 agosto 2012. La sua mission è proprio quella di indagare sulla possibilità che Marte abbia ospitato la vita in passato. O possegga requisiti per accoglierla oggi.

Due ricerche annunciate dalla Nasa confermano l’esistenza di materia organica complessa su Marte.

Materie organiche (Photo Credits: ipon.hu)

Le molecole organiche sono state trovate sul fondo di un antico lago, risalente a tre mila anni fa, in campioni di terra e rocce. Si tratta di carbonio (essenziale per lo sviluppo di esseri viventi), idrogeno e probabilmente ossigeno.

Inoltre, la presenza di metano ha richiamato l’attenzione. Perché sulla Terra la maggior parte di tale gas è prodotto da sostanze biologiche, ossia da organismi viventi. Ma c’è da puntualizzare che l’ambiente marziano è molto diverso da quello terrestre.

Metano nelle rocce marziane (Photo Credits: it.blastingnews.com)

Gli scienziati hanno due sole possibili spiegazioni. Il primo è che sia lo scarto di alcuni microbi viventi. La seconda è che possa essersi formato da un processo geologico.

John P. Grotzinger, uno dei responsabili della missione, ha dichiarato che la prima “è una delle ipotesi che possiamo provare a considerare per andare avanti”.

John P. Grotzinger, Project Scientist della missione “Curiosity” (Photo Credits: source.wustl.edu)

Stiamo vivendo momenti entusiasmanti” ha detto Chris Webster, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. “Ma ci vorrà ancora del tempo prima di capire se l’origine del metano sia biologica”.

 Patrizia Cicconi