Sogno infranto. Sogno spezzato al penultimo atto del Roland Garros 2022, uno degli Slam più importanti del circuito internazionale di tennis. Martina Trevisan non è riuscita a superare l’ostacolo Cori Gauff nella semifinale giocata ieri sulla terra rossa di Parigi. Troppo in palla l’avversaria statunitense che prende immediatamente in mano il gioco e scappa rapidamente verso la vittoria: il match dura soltanto due set (6-3, 6-1 per l’atleta a stelle e strisce) e palesa la differenza, anche di condizione fisica, delle due opponenti in campo. La fiorentina si ferma al penultimo scoglio, quindi, ma benedice tutto il percorso fatto nel torneo parigino che l’ha portata, meritatamente, tra le prima trenta del mondo. La forte americana dovrà vedersela in finale contro la regina Iga Swiatek: la polacco è super favorita per la vittoria finale.
Le parole di Martina Trevisan e di Tathiana Garbin a fine partita
“A un certo punto sono calata fisicamente e i tanti errori gratuiti che ho commesso con il dritto sono stata la logica conseguenza – analizza Martina Trevisan –. I primi game sono stati duri, Coco non ha sbagliato nulla e io ho cercato di lottare su ogni palla fino all’ultima. I quarti del 2020 erano arrivati all’improvviso, la stagione era praticamente agli sgoccioli, poi ho avuto il Covid e il 2021 è stato un susseguirsi di alti e bassi. La semifinale sarà il punto di partenza per nuovi traguardi. Mi sento pronta e carica per difendere e confermare questa nuova classifica che mi vede tra le prime 30 del mondo. La stagione sulla terra finisce qui, c’è l’erba che dura poco e poi ci sarà tanto cemento. Sul veloce penso di potermi togliere tante soddisfazioni“.
“Sono convinta che la semifinale di Martina Trevisan a Parigi farà da traino alle altre ragazze – ha detto la Tathiana Garbin, capitana della Nazionale azzurra di tennis –. È un risultato strepitoso, motivazionale, molto importante. Infonderà la convinzione che anche loro potranno raggiungere lo stesso traguardo. La Federazione ha creduto in loro ed è importante che a ognuna abbia dato il tempo necessario per crescere“.
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