Mary Shelley nacque il 30 agosto del 1797 a Londra. Il padre era un filosofo, tra i più grandi esponenti del razionalismo anarchico e sua madre una grande promotrice dei diritti della donna. Mary Shelley non potè però avere i giusti insegnamenti dalla madre, dal momento che la stessa morì subito dopo averla dato alla luce. Il padre, William Godwin, si risposò molto presto con una vedova, già madre di due figli.
Mary Shelley, la vita e l’incontro con il poeta Percy Bissey Shelley
Mary Shelley, giovanissima, sposò, a sua volta, il poeta geniale ed inquieto, Percy Bissey Shelley. L’uomo aveva alle spalle la morte per suicidio della prima moglie. L’unione con il giovane fu molto prolifica dal punto di vista della produzione letteraria della scrittrice Shelley. Bissey stesso divenne celebre per il suo racconto dal titolo La regina Mab e l’opera drammatica Prometeo Liberato. Mary e Percy viaggiarono molto, soprattutto in Olanda, Francia e Germania. Nel 1822 si trasferirono a La Spezia. Poco tempo dopo, Percy Bissey Shelley perse la vita, nel tentativo di raggiungere Genova, assieme ad un amico di famiglia.
Il ritorno a Londra dopo la scomparsa del marito
Tornata a Londra, dopo il grave lutto, Mary Shelley iniziò a dedicarsi anima e corpo alla scrittura e al suo lavoro di scrittura professionista. La sua opera più celebre fu Frankenstein o Il Prometeo Moderno. Il romanzo tratta il tema poi ricorrente in ogni suo scritto, ovvero il rapporto di odio e amore fra creatura e creatore. L’autrice è, a tutti gli effetti, considerata la madre del genere fantascientifico al femminile. Soprattutto la scrittrice pose sempre al centro la questione della creatura (Frankenstein) tendenzialmente buona ed ingenua che lungo il suo percorso viene ad essere contaminato dalla cattiveria del mondo, fino a trasformarsi in un terribile mostro.
Niente è più doloroso per la mente umana della calma mortale dell’inattività e del disincanto che fa seguito alle emozioni provocate da una rapida successione di eventi, cancellando dall’anima ogni speranza e anche ogni paura.
La storia di Frankenstein nacque per caso quando Lord Byron ospite con un altro scrittore, Polidori, a casa della coppia degli Shelley propose di fare un gioco nel quale ognuno di loro scrivesse un racconto dell’orrore. Fu così che Mary creò il più famoso dei suoi personaggi. La Shelley morì a Londra, in tarda età, il 1 Febbraio del 1851, dopo aver trascorso una vita irta di difficoltà economiche, amori infelici e scandali.
Ilaria Grasso
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