
“Scusate eh, io non vorrei interrompere il funerale ma ho preparato il mio leggendario gaspacho! ricetta tradizionate cucinata con raffinatissimo metodo a cazzo di cane!”. Sopravvivono indomiti i classici contrasti tra uomini e donne, nella simpatica commedia italiana del 2010, in cui Fausto Brizzi, libera la sua comicità ricca di doppi sensi allo stato brado. “Maschi contro femmine“, stasera in tv sarà come assistere ad una litigata a tavolino, come spiare le conversazioni da bar: tutto tra i due sessi antagonisti. Arriverà puntuale, a distanza di un anno, la controrisposta, ‘Femmine contro maschi‘; che darà visibilità ai personaggi rimasti oscurati nella versione originaria. Tutti analizzati e scandagliati, per non parlarne mai più.
Quattro storie che si incrociano. Walter Bertocchi (Fabio De Luigi), allenatore di serie A di pallavolo femminile, durante l’attesa del primo figlio, non riesce più ad entrare in intimità con la moglie Monica (Lucia Ocoone). Si credeva fedele, ma finisce con il cedere alle continue avances del capitano della sua squadra, Eva Castelli (Giorgia Wurth). “Un matrimonio si fonda sul tradimento“, è la massima in voga. Salvo, poi, ristabilire l’unione guardando l’album di nozze. Diego (Alessandro Preziosi), è un maschilista, playboy convinto. Esperto nella sua collezione di tanga, di numerose amanti provenienti da tutti gli stati del mondo. Sarà l’unica a resistergli che lo getterà in una situazione di impotenza sessuale, nonché d’innamoramento: la sua vicina di casa Chiara (Paola Cortellesi), infermiera, femminista e ambientalista. Si convertirà così, all’omogamia.
Femmine e malafemmene da Totò in poi..
Ivan (Paolo Ruffini), Andrea (Nivolas Vaporidis) e Marta (Chiara Francini), sono amici e coinquilini da anni: i primi due si invaghiscono della stessa ragazza, Francesca (Sara Felberbaum), di orientamento bisessuale. Infine, Nicoletta (Carla Signoris), in crisi di mezz’età e in divorzio col marito Vittorio (Francesco Pannofino), presidente della squadra di pallavolo e superiore di Walter, lo trova in atteggiamenti intimi con una ragazza giovane. Da qui, la corsa disperata verso il chirurgo plastico. Nella a scena finale del film, si può notare che la muta di Paola Cortellesi è stranamente tagliata sui polsi. Perché durante le riprese, svolte in una piscina a Torino, l’istruttore subacqueo ha rimediato all’inconveniente della muta troppo stretta, tagliandola.
È la teoria della specie rubata a Darwin. Ma corretta e diventata ‘da strada’, dottrinata di stereotipi e consuetudini: i maschi attaccati alla gonna di mammà, orgogliosi e fedifraghi, le femmine gelose e streghe manipolatrici. “…È una legge biologica, l’istinto primario dell’uomo è la riproduzione, quindi la ragazza giovane tira di più“.
Si affronta il tema dell’incomunicabilità tra le coppie; dei tradimenti, delle passioni litigarelle, e la fine delle relazioni, nel film stasera in tv “Maschi contro femmine“. Fausto Brizzi, si avvale della complicità dei soliti noti autori, Massimiliano Bruno e Marco Martani, e la partecipazione inedita di Pulsatilla, ex blogger e pratica dei linguaggi spiccioli, dei botta e risposta fatti di contrasti. Si dice che le prime vivaci incomprensioni, sorsero proprio tra lei e il regista.
Maschi e ommini..
La Cortellesi ha definito il clima che si respirava sul set come “quello della gita delle medie, quando ti prende la ridarola e non riesci a smettere“. Mentre, Chiara Francini ha parlato dell’imbarazzo provato in alcuni momenti: “le scene di nudo nel film risultano garbate, ma noi eravamo tutti nudi davvero”. Pezzi fabbricati in serie, animali da foresta, sembrano uomini e donne; ma qualcosa di umano sopravvive in questa confusione? Vince la zoologia o il romanticismo? Si finisce nel film con il gioco ‘matusa’ della bottiglia sulla spiaggia, e, l’ambito, sperato bacio legato alla giravolta di vetro, sarà forse l’unico antidoto per mettere a tacere maschi e femmine.
Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguici