Massimo Dapporto, chi era il padre Carlo: “Il nostro era un rapporto curioso”

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Di Redazione Gossip

Massimo Dapporto ha parlato, in un’intervista passata0 del suo rapporto con il padre Carlo«Il rapporto con mio padre è curioso: io avevo un attore in famiglia, che era mio padre. Io sono un sottoprodotto, non per essere umile, ma perchè mi sono abituato a vedermi allo specchio e mi sto convincendo che sono io mio padre: gli assomiglio talmente tanto, anche come carattere, che mi manca poco, mi guardo allo specchio e lo saluto». Massimo Dapporto ha poi ironizzato: «Problemi di identità? No, mi dà grande felicità. Mi dà fastidio soltanto legato all’atto sessuale: mi dà fastidio pensare che mio padre faceva così (ride, ndr). Il resto mi va benissimo tutto. E’ una forma di pudore, mi dà fastidio pensarci. Come i bambini ai quali dicono che per averli mamma e papà hanno fatto così».

Figlio dell’attore teatrale Carlo Dapporto, scomparso nel 1989, Massimo ha seguito le orme paterne: “Senza altro mio padre è stato abbastanza influente per quanto riguarda la mia scelta, anche se è stata molto inconscia. Era proprio un’abitudine stare sul palcoscenico, io quando ero piccolo stavo dietro le quinte però già calpestavo le tavole del palcoscenico”, ha raccontato l’attore.

Massimo Dapporto ha poi parlato dell’inizio della sua carriera: “Fin da piccolo ho sentito il fuoco per fare l’attore. E’ cominciato all’età di 4 anni perchè d’estate facevo una montagnola di sabbia e mi ci mettevo sopra tipo palcoscenico e riunivo gli amichetti attorno, improvvisavo e quello significa che volevo affrontare un piccolo pubblico che poi sarebbe diventato più numeroso”.

E ancora: “Il mio primo lavoro importante è stato con la Rai. Mi avevano chiamato per fare un teppista in motocicletta quando facevo l’Accademia, mi ero preparato su una moto di grossa cilindrata ma mi hanno dato in cinquantino”. Sull’incontro con sua moglie Massimo Dapporto ha aggiunto: “Mi sono sposato con Stefania Longo, siamo insieme da 52 anni ed è tutto basato sull’ironia, abbiamo un figlio Davide che è grande, ha 51 anni. Lui è un regista, mi ha diretto ed è stata come con me e mio padre: ognuno aveva il suo spazio, lui ha le sue idee ed è giusto che sia così”.

Massimo Dapporto, il rapporto con il padre Carlo

Massimo Dapporto ha rivelato che il padre Carlo inizialmente non era contento della sua decisione di diventare attore, poiché sognava un figlio laureato: “Sapeva a che cosa potevo andare incontro, lui si è fatto una bella gavetta prima di avere successo, ha dovuto affrontare tante privazioni, sopportarle e pensava che anche io lo avrei fatto”.

Massimo Dapporto si è privato dell’appoggio della sua famiglia per capire se poteva andare davanti da solo lavorando come attore. Massimo ha rivelato che il padre Carlo si è poi dovuto ricredere: “Se ne è andato tranquillo, a livello artistico e come genitore, mi ha detto che poteva andarsene perché aveva capito che io avevo un bel rapporto con il pubblico e il pubblico ce l’aveva con me per cui mi ha detto “vai avanti” e così sto facendo”, ha raccontato a YesLife. Massimo Dapporto è nato a Milano, dove ha vissuto per quattro anni. Il padre Carlo amava molto la città lombarda: “Mio padre mi disse: questa città ti darà il successo”, ha raccontato Massimo a Il Giorno. E così è stato: nel 1971, dopo il diploma all’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma, Dapporto si trasferì a Milano per partecipare ad alcuni programmi in Rai e dopo poco debuttò in teatro con Andrea Giordana in “Le farfalle sono libere”.