Nel maggio 2020 l’azienda Womanizer, specializzata in prodotti per la vita sentimentale, ha condotto una ricerca sulla masturbazione. Con un campione di 7mila partecipanti di 14 Paesi diversi, è stata dimostrata l’esistenza di un divario di genere in merito del 68%. Questo perché, se quella maschile è ormai sdoganata, la masturbazione femminile è ancora un tabù. Solo di recente sembrano muoversi i primi passi in direzione di una visione più indulgente della pratica. Al punto da chiedersi: è un tabù o una moda? Risposta, che salva tutte quelle donne e ragazze che non ne parlano per paura dello stigma sociale: è solo normale.

Masturbazione femminile: è un piacere

Sarebbe bello poter dire di no, ma la verità è che si è per molto fatto in modo di tenere lontane le donne dall’autoerotismo. O meglio, da quel tipo di consapevolezza di sé che passa per esso. Una visione sedimentata e patriarcale che stende le sue lunghe ombre ancora oggi. Rendendo per moltissime esponenti del sesso femminile la masturbazione quasi un qualcosa per cui chiedere scusa.

Eppure dagli slogan femministi che incitavano alla pratica a oggi dovremmo avere imparato. La ricerca di cui sopra, però, mostra il contrario. E non solo quella. Nel 2018 alcuni ricercatori dell’Indiana University School of Medicine hanno chiesto a oltre 21mila donne di età compresa tra i 18 e i 95 anni di condividere le loro tecniche per il piacere sessuale. Il 95% delle donne, vedendo dei videotutorial sull’argomento, non sapeva si potesse provare piacere nel modo mostrato. La causa è sempre la stessa: la zona d’ombra, foraggiata tanto da essere cresciuta fino a diventare un’inestricabile foresta di non conoscenza, tra le donne e il proprio corpo.

Non se ne può certo fare una colpa alle donne stesse. Se nessuno ti ha spiegato che non è solo il corpo a poter comunicare con te ma anche tu con lui, capirlo da sole può non risultare semplice. Se ti è stato inculcato che a questo genere di cose si accompagna un senso di peccaminosa sporcizia, poi, provare senso di colpa diventa automatico. Ma il senso di colpa non dev’essere il tuo, quanto più di chi ti ha tenuta a lungo lontana dal tuo stesso corpo. E da ciò che conoscerlo comporta.

Moda o tabù? Normalità

Va anche detto che questo tabù sta da tempo iniziando un percorso di decostruzione. Di masturbazione femminile, e quindi di piacere e di consapevolezza, si parla sempre pù spesso. Certo, non fino alla completa e più totale disinvoltura delle presenti, ma neanche adottando un atteggiamento di chiusura netta. Non è un discorso di estremi, non è moda o tabù così come le donne che non si masturbano sono “sante” e quelle che lo fanno sono “puttane”. Piuttosto è normalità, è voglia di scoprirsi ed essere consapevoli di ciò che si è. Voglia di non subordinarsi a un uomo per provare piacere o a chiunque altri di diverso da sé.

Autoaffermarsi, rendersi conto di occupare uno spazio, scoprire cosa piace e cosa no passa anche per il riconoscere a sé stesse un bisogno, che è normalissimo e non meno importante di tanti altri. Di riconoscerlo al mondo, perché non è quell’atto da compiere con segretezza quasi si stesse rubando in casa altrui. Ma è esprimere sé stesse.

Sara Rossi