Fino al 25 ottobre 2020, il Padiglione 9b del Mattatoio, nello storico quartiere romano di Testaccio, ospita La sottigliezza delle cose elevate. Il progetto di Andrea Galvani indaga sulla necessità umana di misurare e comprendere l’astratto. A cura di Angel Moya Garcia, l’esposizione è promossa e organizzata da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e dall’Azienda Speciale Palaexpo.
Fa parte di Romarama, il nuovo programma culturale di Roma Capitale. Inoltre La sottigliezza delle cose elevate apre il programma triennale Dispositivi sensibili, ideato da Angel Moya Garcia per il Mattatoio. Il progetto è dedicato alla convergenza fra metodi, estetiche e pratiche delle arti visive e delle arti performative.
Andrea Galvani, Instruments for Inquiring into the Wind and the Shaking Earth, 2018 – Photo credits: Leonardo Morfini, courtesy the artist, Audemars Piguet, and Revolver Galería, Lima and Buenos Aires
Mattatoio, linguaggio matematico per la conoscenza
Il Padiglione 9b del Mattatoio si trasforma come in un grande libro di conoscenza matematica. Il titolo della mostra si ispira al Libro del sole della gnosi e le sottigliezze delle cose elevate, scritto nel XIII secolo da Ahmad ibn ‘Ali al-Bun. Il testo intendeva rivelare i legami matematici tra i numeri e le forme geometriche. Galvani ne trae ispirazione per raccontare il valore dei numeri come struttura portante della realtà.
Lo spazio espositivo è animato dalla performance The Subtleties of Elevated Things. Consiste nell’azione di giovani studenti di facoltà scientifiche che riempiono le pareti con analisi numeriche. Nell’ultima sala la penombra è rischiarata da Instruments for Inquiring into the Wind and the Shaking Earth. Una “giungla al neon” con le equazioni matematiche di alcune delle più grandi rivelazioni scientifiche quali la Teoria della relatività.
Andrea Galvani, l’artista
La ricerca di Andrea Galvani è caratterizzata dall’interdisciplinarità. Si destreggia tra vari linguaggi come ad esempio la fotografia, la scultura e la performance. Le sue installazioni dialogano con gli spazi espositivi, creando effetti coinvolgenti e monumentali. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei nazionali e internazionali come il Mart di Rovereto e il Whitney Museum di New York.
Anche La sottigliezza delle cose elevate è frutto di una collaborazione interdisciplinare. Sono state coinvolte l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e gli istituti di musica Civica Scuola delle Arti, MaTeMù Centro Giovani e Scuola d’Arte e Saint Louis College of Music.
di Flavia Sciortino
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