Quella che era inizialmente solo un’ipotesi dell’uscita dei renziani dal PD si concretizza sempre di più ora dopo ora: Questa sera la conferma di Matteo Renzi.
Si è ormai diffusa da giorni la voce di una frattura interna dei democratici. La decisione, però, adesso sembra ufficiale. Infatti, da quanto si apprende, sembrerebbe che la volontà da parte dei renziani di scindersi dal resto dei dem si è ormai concretizzata.
La decisione di andarcene è presa. Che senso ha aspettare ancora? Per ascoltare l’ennesimo appello, magari nemmeno del tutto sincero, all’unità?
Sono state le parole di uno dei maggiori esponenti benzinai, con le quali sembra aver affermato l’addio al Partito Democratico.
La conferma di Renzi
La conferma ufficiale dovrebbe arrivare in serata. Infatti potrebbe essere proprio Matteo Renzi, ospite di “Porta a Porta” a parlare della questione.
L’ex Presidente del Consiglio, in un’intervista di sabato scorso al Times, ha parlato di quelle che potrebbero essere le sorti del governo giallorosso con l’eventuale formazioni di un nuovo Movimento, il quale potrebbe chiamarsi “Italia del sì“.
Paradossalmente ne amplierebbe il sostengo.
Ha garantito Renzi che, secondo fonti al Nazareno, ha assicurato lealtà a Conte stesso mentre non ci sarebbe stato, al contrario, alcun contatto con il segretario Nicola Zingaretti.
Gli appelli del PD
Diversi sono stati gli appelli e i richiami all’unità da parte dei deputati ed esponenti democratici.
Lo dico a Renzi: non farlo. Il PD è la casa di tutti, è casa tua e casa nostra.
Ha detto il ministro dem della Cultura Dario Franceschini, che ha poi continuato dicendo di non dividere il partito di fronte ad una destra così pericolosa.
Durante l’inaugurazione della nuova scuola Dino Compagni di Firenze, si è espresso sulla questione anche il sindaco di Firenze Dario Nardella
Non posso che dire nuovamente agli amici del PD che vogliono lasciare il partito di pensarci bene, perché abbiamo bisogno di un partito forte e plurale. E credo che con questo nuovo Governo ci siano tutte le condizioni per lavorare uniti, perché abbiamo dimostrato che uniti si può far bene.
Il PD è la nostra casa… Credo sia un errore parlare di scissione in questo momento.
Ha ancora detto Alessia Morani, fuori da Palazzo Chigi, dopo il giuramento dei sottosegretari che si è svolto ieri.
I numeri e i primi nomi
Già in settimana potrebbero nascere i nuovi gruppi renziani. Fino ad oggi, dovrebbero essere 20 i deputati per formare un gruppo autonomo a Montecitorio. Tra questi troviamo nomi già noti come Maria Elena Boschi, Ettore Rosato e Anna Ascani.
Al Senato i numeri invece dovrebbero essere più ristretti (per ora si parla di 5 o 6 senatori), ma tra i parlamentari dovremmo trovare Francesco Bonifazi e lo stesso Roberto Giachetti che nella stessa giornata di ieri si è dimesso dalla Direzione dem.