Salvini diventa “Matteo Sardina” – In questo mare di proteste, che pesce prendere?
La nuova trovata ironica e dissacrante, prende innegabile spunto dalle campagne pubblicitarie di Armando Testa create anni fa, per una nota catena di supermercati e gioca sulla contrapposizione tra Matteo Salvini e quel movimento popolare che riempie le piazze d’Italia da qualche settimana.
L’azione dello street Artist, conosciuto esponente del movimento NeoPop, si è svolta durante la notte di venerdì sui muri di Milano, in zona navigli.
Ma perché ispirarsi a Esselunga? Perché Milano, il primo dicembre, è stata invasa da sardine e la catena dei supermercati è simbolo popolare controverso: luogo d’acquisto di massa ma anche fondato da quei “poteri forti” che tenta di contrastare.
E allora, Salvatore Benintende – in arte TvBoy – sembra chiedere: “in questo mare di proteste, che pesce prendere”?
La sardina e l’ex premier diventano una cosa sola e in alto si legge: “Lasa Lunga”. Il gioco di parole sembra alludere che sì, il furbacchione Matteo amante delle masse, un domani potrebbe cavalcare l’onda e magari travestirsi anche da sardina. E non è tutto!
TvBoy vuole proprio esagerare: propone anche un leader della Lega in versione “manifestante”, con tanto di cartello
Matteo Sardina: TvBoy questa volta, lo accosta a Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana. Le due opere, tecnica mista di collage di carte a stampa digitale, stencil e acrilici, sono evidentemente la rappresentazione di un ex ministro che manifesta accanto a una donna-simbolo. Liliana, come non fosse presenza sufficientemente rappresentativa, mostra un cartello con messaggio chiaro: “STOP HATE” (smetti di odiare). Il riferimento è alla violenta aggressione verbale subita dalla senatrice sui social, che ha portato alla decisione di assegnarle una scorta. Salvini d’altro canto, regge un cartello del movimento pacifico popolare “Sardiniano” come a dire: ok, sono una sardina.