

Oggi allenatore di una delle coppie più amate di sempre nel beach Lupo-Nicolai, è stato un campione nel passato.
Matteo Varnier, classe 1979 inizia ad avvicinarsi al beach volley a 15 anni grazie a due incontri, uno con Davide Sanguagnini, l’altro con l’americano Sean Fallowfield.
Il primo lo vide per la prima volta sulla spiaggia di Arma di Taggia, in una tappa internazionale del Gatorade, il secondo in Liguria.
“Avevo 15 anni e decisi che volevo farlo anche io.”
Oggi quei due incontri gli hanno permesso di essere uno dei leggendari atleti di beach, insieme al suo compagno di squadra Lione.
Tenacia, tempra, entusiasmo: il giusto mix per arrivare in alto e che è riuscito a trasmettere anche ai suoi atleti Paolo Nicolai e Daniele Lupo.
Varnier non rimpiange il passato
Si dice felice di poter allenare una coppia come quella composta da Lupo-Nicolai.
“Io l’entusiasmo di allora lo provo ancora quando i ragazzi vincono. Non sono un ex giocatore che ha ancora la smania di entrare in campo e fare l’allenatore-giocatore. Gioisco per loro, vivo la loro partita, le loro emozioni. Ma non penso mai a quella situazione come se volessi essere al posto loro”.
Nel 2016 il “trio” vola alle Olimpiadi di Rio vincendo la medaglia d’argento.
“È stato un momento non vissuto, per il tritacarne nel quale sei immerso durante le Olimpiadi. Le parlo invece sicuramente di un’emozione immediata, ma anche di una cena consumata velocemente, pochissime ore di sonno e un aereo da prendere la mattina successiva all’alba. Le emozioni le realizzi col tempo.”
Matteo Varnier ha ancora fame di tutto, non riesce a pensarsi soddisfatto su un divano. Ha fame di vita, di vittorie e di traguardi sia professionale che personali.
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