Nella giornata di ieri era circolata, davvero velocemente, l’onda d’urto della notizia che voleva Mattia Binotto licenziato dalla Ferrari. Il team principal, finito spesso sul banco degli imputati per i vari errori commessi dal box della Rossa di Maranello e dai piloti più in generale, non gode della stima dei tifosi ferraristi che hanno chiesto più volte, soprattutto sui social network, il suo allontanamento. Nelle ultime ore era circolata la voce, lanciata da La Gazzetta dello Sport, di un suo addio alla casa rossa con i vertici della scuderia spazientiti e vogliosi di immettere aria fresca all’intero della squadra. Ma cosa c’è di vero? Per adesso, in realtà, nulla. Ecco la ricostruzione di questa ultima, convulsa, giornata che ha calamitato le attenzioni di tutto il mondo della Formula 1.
Mattia Binotto licenziato dalla Ferrari? Dalla Rossa di Maranello smentiscono, con forza, la separazione dal team principal
Mattia Binotto lontano dalla Ferrari? Non ancora. Nella giornata di ieri, infatti, il quotidiano in rosa aveva sentenziato la rottura tra il team principal e la scuderia di Maranello, ma i vertici del Cavallino Rampante hanno prontamente smentito le voci. Attraverso un brevissimo comunicato apparso sui canali ufficiali della scuderia in rosso, la Ferrari ha fatto chiarezza sugli eventi: “In relazione alle speculazioni relative alla posizione del Team Principal della Scuderia, Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento“.
Contestualmente alla notizia sull’allontanamento di Mattia Binotto, era già circolato il nome del suo successore: sempre secondo La Gazzetta dello Sport, infatti, il candidato principale che avrebbe dovuto raccogliere l’eredità del team principal nato in Svizzera era Frédéric Vasseur di Alfa Romeo. Cosa c’è di vero in tutto questo marasma? Tutto o forse niente. La forte smentita di Ferrari potrebbe essere solo di facciata. Il Mondiale 2022 è ancora in corso, nonostante ci sia poco da dire, e le tempistiche per un addio non sembrano ancora essere mature. Il dubbio, quindi, è destinato a rimanere nelle menti di tutti i tifosi per altro tempo.
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