Mattia Binotto sulla rinascita della Ferrari: “Sento la fiducia, abbiamo fame”

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Di Redazione Metropolitan

Un inizio da sogno in casa Ferrari che domina in entrambe le classifiche del Mondiale 2022 di Formula 1. Dopo anni di crisi, la Rossa di Maranello sembra essere nata a nuova vita con una vettura capace di stupire tutti nel paddock: Mattia Binotto ha raccontato del momento attuale che vive il Cavallino Rampante fissando gli obiettivi per presente e futuro.

Le dichiarazioni di Mattia Binotto di Ferrari

Ecco cosa ha detto il team principal della Ferrari in una lunga intervista rilasciata a Il Corriere della Sera prima del Gran Premio dell’Emilia-Romagna:

Lasciare la Ferrari dopo le difficoltà? Mai, sono troppo testone. Sono anche consapevole di non essere l’unico responsabile dei successi o degli insuccessi. Siamo una squadra e mi sento uno dei tanti elementi. Abbiamo reagito tutti insieme, siamo sempre rimasti uniti. E questo mi ha dato la spinta, avevamo le competenze per essere competitivi. Lo avevamo già dimostrato nel 2017 e 2018 e da allora siamo cresciuti. Ma sapevo anche che avremmo dovuto attraversare due stagioni di sacrifici prima di cogliere l’occasione di riscatto delle nuove regole. Simulatore Dynisma? Ora abbiamo strumenti predittivi e capaci di individuare rapidamente un problema e la sua causa. Saranno fondamentali anche per gli sviluppi. Sento la fiducia di John Elkann e di Benedetto Vigna, altrimenti non sarei qui. Con loro ho rapporti di fiducia e trasparenza

Il campionato costruttori rappresenta la solidità di una squadra. Per capirci: un titolo piloti sarebbe straordinario, ma penso che il nostro obiettivo vada oltre. Vedo fame, non soltanto la voglia di vincere singoli Gp o un titolo. Molto di più. Vogliamo riportare la Ferrari a essere un modello per la F1, per gli avversari. Rappresentare un modello, questo significa ‘Essere Ferrari’, alimentare il mito del Cavallino essendo un riferimento in ogni campo. Lavorare sul futuro quando prendi le sberle a ogni weekend non era semplice. Bisogna metterci la faccia e avere una dirigenza che accetti la situazione. Se gli avversari sono indietro le ragioni sono altre, non c’entra la ‘distrazione“.

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Photo Credit:F1OfficialTwitterAccount