Nonostante la situazione di forte tragedia che sta affliggendo il territorio italiano, sembra che il mercato immobiliare sia in crescita.
Sebbene il coronavirus si stia diffondendo gettando nel panico la popolazione e mettendo in ginocchio l’economia del paese, basata sul turismo (sempre più fermo) e la ristorazione (i locali stanno chiudendo, uno dopo l’altro), a quanto pare il mercato immobiliare sembra sia inaspettatamente un settore in forte crescita. Questo decollo va contro ogni previsione possibile e stupisce in positivo gli agenti a lavoro in questo campo professionale.
Ovviamente, persiste un divario decisamente netto tra Italia Settentrionale e Italia Meridionale, con una situazione nel centro che appare piuttosto altalenante. Perché il mercato in crescita si registra soprattutto oltre la linea dell’Emilia Romagna, con i prezzi in aumento grazie alla grande disponibilità economica e alla conseguente domanda.
Sotto Bologna, quindi, le cose cambiano leggermente; fino ad arrivare in pieno Mezzogiorno, nelle regioni in cui i prezzi si contraggono ancora una volta.
Oltre alla evidente situazione finanziaria dello Stato, che deve stringere la morsa sui tassi d’interesse, notiamo che, però, gli standard per i crediti si sono allentati: adesso i prestiti hanno subito un forte aumento (quasi la metà in più rispetto all’anno passato).
Sembra che l’Italia da questo punto di vista – l’evidente crescita del mercato immobiliare – abbia avuto un colpo di fortuna, e comunque si distingue rispetto agli altri paesi colpiti dal virus: la Cina, ad esempio, non ha visto gli stessi miglioramenti e, al contrario, lì il mercato dell’immobile ha subito una vera e propria decrescita.
La città italiana dove i prezzi sono cresciuti di più durante l’anno che da poco tempo ci siamo, purtroppo, lasciati alle spalle, è sicuramente Milano, che nonostante l’epidemia che ha colpito soprattutto il suo territorio, continua ad avanzare di livello.
È questa la città con la più alta disponibilità economica e, alla faccia del coronavirus, con la più alta domanda di immobili che hanno come conseguenza quella di vedere i prezzi delle case e dei locali volare sempre più in alto, come da tempo si auguravano gli addetti ai lavori di questo settore.
Oltre alla capitale della Moda e del commercio in Italia, nonché capoluogo della Lombardia, le regioni dove si è registrato un aumento sensibile del prezzo degli immobili sono Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, ossia le regioni in cui si trovano le città più ricche della nazione con il miglior rapporto tra il reddito medio della popolazione e il prezzo delle case. La domanda qui non può che crescere.
Come abbiamo detto, appunto, la situazione al Sud è totalmente diversa: a quanto pare gli affitti aumentano mentre il numero delle vendite si abbassa sempre di più.
Il rapporto reddito/prezzo ha percentuali bassissime e i proprietari degli immobili sono tutti anziani o comunque sopra i quarant’anni. I giovani non si possono permettere di comprare casa.
E con la chiusura dei locali e il crollo catastrofico del turismo la situazione non potrà che peggiorare. Chi ha attività qui chiude e lascia i locali, non li compra né li affitta.
Una cosa è sicura:chi vuole acquistare o vendere una casa ha uno strumento a disposizione e che, se usato in maniera intelligente, può donare tantissime opportunità e cioè ci riferiamo a Internet.
Mercato immobiliare in Italia:prima e dopo la crisi economica
Secondo gli ultimi sondaggi in Italia negli ultimi mesi c è stato un aumento significativo nel numero di contratti di compravendita e per la richiesta di mutui ma la domanda che ci si pone è:questi dati sono garanzia di previsioni positive per i prossimi mesi?
Possiamo dire che,seppur è vero che sono aumentati i contratti di compravendita delle case dal 2015 ad ora,di contro il valore e il prezzo degli immobili risulta ancora sottostimato e ciò significa una cosa molto semplice:questo periodo può essere positivo per comprare ma lo è molto di meno per vendere, nel senso che non è certo che si guadagnerà una cifra soddisfacente.
Infatti alcuni dati che risalgono al 2018 suggeriscono che il prezzo degli immobili già abitati è diminuito dello 0, 5 per cento,mentre il valore delle case nuove è aumentato dallo 0,3 per cento allo 0,6.
Altro aspetto da considerare ,quando parliamo di mercato immobiliare, è sicuramente la demografia. Studiando questo parametro si capisce che in Italia negli ultimi anni non è aumentato in maniera significativa il numero degli abitanti, ci sono pochi matrimoni e figli e aumentano gli stranieri.
Questi dati sono importanti perché è chiaro che in questa situazione economica e sociale uno straniero che arriva in Italia molto difficilmente sceglierà di comprare una casa e quindi di aprire un mutuo.
Uno straniero che non è già residente in Italia non farà questo passo perché molto probabilmente vorrà lasciare aperta la possibilità di tornare nel suo paese il prima possibile o comunque quando avranno raggiunto i loro obiettivi professionali.
I prezzi degli immobili si sono abbassati tantissimo negli ultimi 12 anni, e cioè da quando è iniziata la crisi economica, arrivando a perdere anche la metà del loro valore e per questo motivo l’Italia si è trovata, come la Spagna, a entrare in una bolla immobiliare.
Questo fenomeno nasce più meno con la nascita dell’Euro,dopo la quale c è stata una grande speculazione edilizia, che ha portato alla costruzione e alla vendita di tante case e i proprietari ci hanno guadagnato tanti soldi.
La crisi economica del 2008 ha azzerato tutto e i prossimi mesi per quanto riguarda il mercato immobiliare saranno un’incognita, anche alla luce di quello che sta succedendo in queste settimane.