La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Roma, sta svolgendo un’operazione delicata per chiarire le cause che hanno determinato il cedimento delle scale mobili in cui rimasero ferite molte persone alla fermata della metro Repubblica il 23 ottobre 2018, nonchè quella più recente del 21 marzo 2019 alla fermata Barberini.
Ecco chi sono i colpevoli
Le persone colpite da ordinanza di misura cautelare interdittiva e quindi responsabili dei gravi incidenti sono quattro dipendenti di Metro Roma e Atac. Frode nelle pubbliche forniture e lesioni personali sono i reati di cui sono accusati.
Si tratta di Renato D’Amico, direttore di esercizio ATAC delle linee metropolitane A e B, Ettore Bucci, dipendente ATAC con la funzione di Responsabile Unico del Procedimento. Una punizione più che giusta: sospensione per un anno dall’esercizio dei pubblici uffici e da tutte le attività ad essi inerenti.
L’altro colpevole è Giuseppe Ottuso, responsabile tecnico preposto e amministratore unico di Metroroma, che ha il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire uffici direttivi.
Il gip di Roma, Massimo Di Lauro, nell’ordinanza a carico di 4 persone colpite da misura interdittiva dichiara: «Il pm ha evidenziato il grave allarme sociale in quanto, nonostante i gravi incidenti presso le stazioni di Repubblica e Barberini, appare tuttavia evidente, dall’ascolto delle numerose conversazioni, che permane il preoccupante stato di pericolo per l’incolumità pubblica e nello specifico dei fruitori della metropolitana di Roma».
Un passo indietro
Il video (sotto) mostra come il 23 ottobre dell’anno scorso, un gruppo 24 tifosi russi del Csk Mosca, in trasferta nella Capitale per seguire la Champions, rimase ferito nel cedimento delle scale mobili della fermata Repubblica. Ciò provocò non pochi disagi visto che la stazione Repubblica della Linea A della metropolitana di Roma rimase chiusa per 246 giorni e riaperta al pubblico solo il 26 giugno.
Altro incidente si verificò nella stazione Barberini, dove, fortunatamente, non vi furono feriti. Ad oggi la situazione non ha visto una svolta, dato che la fermata è ancora chiusa.
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