Alla Festa del Cinema di Roma arriva il film di Alex Infascelli (e nelle sale italiane il 19, 20 e 21 Ottobre) che ripercorre la carriera del fuoriclasse giallorosso Francesco Totti con un’attenzione particolare alla sua ultima notte da calciatore professionista, del 2017, quando Totti salutò lo stadio Olimpico dopo l’ultima presenza in Roma-Genoa.
“Mi chiamo Francesco Totti”, di Alex Infascelli, presentato nell’ambito di una ristretta cerchia di titoli, anche, nella sezione ufficiale alla 45′ edizione del Toronto International Film Festival, dove l’autorialità incontra il mercato.
“Mi chiamo Francesco Totti”, la sua storia in un film
Assente l’ex numero dieci della Roma, in lutto per la recente morte del padre Enzo, a presentare il documentario su di lui presso l’Auditorium Parco Della Musica è stato il regista e sceneggiatore Alex Infascelli.
Il film prende vita nei luoghi più significativi di Totti, a cominciare dalla scuola elementare “Alessandro Manzoni” con interviste e spazi dedicati agli affetti più cari, a cominciare dalla mamma Fiorella.
Speravo de morì Prima: in arrivo la fiction sul calciatore
In corso d’opera anche la realizzazione di una mini fiction sul calciatore, dal titolo “Speravo de morì prima”. Con protagonista Pietro Castellitto vincitore di Venezia 77 nella sezione Orizzonti per il film “I predatori”, figlio di papà Sergio, attore e romanista. Mentre Greta Scarano sarà Ilary Blasi, Monica Guerritore mamma Fiorella e Gianmarco Tognazzi l’allenatore Spalletti.
Il Regista Infascelli: “La sua vita come una missione”
E’ lo stesso Totti a fare da voce narrante alle immagini che scorrono sullo schermo, è lui stesso che riguarda la sua vita, condividendola con gli spettatori.
I primi calci al pallone in un video amatoriale Super8, i primi gol, l’ingresso nella Roma, l’amicizia con Giuseppe Giannini, il litigio con Antonio Cassano e in parallelo i momenti salienti della vita privata, il matrimonio show con Ilary Blasi, i tre figli, senza risparmiare la fase più difficile della carriera, l’incubo Spalletti fino al commovente saluto di addio al calcio.
La poesia di Pierfrancesco favino per Totti
“La Fondazione Cinema per Roma si unisce al dolore dell’ex capitano della Roma e a quello della sua famiglia” – hanno scritto dal Roma Film Fest annunciando l’annullamento dell’incontro previsto in Sala Sinopoli e che prevedeva il dialogo tra Francesco Totti e Pierfrancesco Favino, romano e romanista, che nel 2017 aveva dedicato una poesia improvvisata in romanesco al Capitano:
«Quanno toccava palla te rifacevi l’occhi e nun ce fu più Roma se nun ce stava Totti»
Cor piede suo che è piuma e poi se fa mortaio, cor tacco, er collo, er piatto e doppo cor cucchiaio, m’ha fatto sarta’ in piedi più de ducento vorte, tanti quanti i palloni raccolti nelle porte. E lo voleva il mondo ma ce l’avevi tu. Ecco perché so’ triste, perché nun ce l’ho più».
Giuliana Aglio