Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones, una torta per due e una sedia vuota

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Di Federica De Candia

Una torta divisa in due ad Hollywood. Il marito è una stella del firmamento. Il beato figlio di SpartacusKirk Douglas, ereditiere di potere e fascino, è l’amorevole consorte di Catherine Zeta-Jones. Lei, che ha conquistato l’America con il sorriso, su tutte le copertine vicino a Michael, sembra sfidare in un duello all’ultima chioma le star del cinema, con il corvino divenuto il caschetto più famoso di “Chicago“. Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones, una grande differenza d’età tra i due, venticinque anni, a rendere il loro legame ancora più chiacchierato, ma inossidabile. E a dirlo, è il tempo trascorso. Nati nello stesso giorno, quel 25 Settembre, divenuto congiunzione astrale; il fato che unisce marito e moglie, e due divi tra i più pagati e ammirati.

Hollywood l’hanno sempre raccontata con i fasti di produttori disposti a tutto, pur di portare in alto la pellicola in uscita; il mondo delle regalie, delle vacanze spesate per comprare la critica positiva dei giornalisti. Un mercimonio, il rapporto tra registi e attori. Si cela dietro la macchina da presa, tutto ciò che non compare, che è legge nel mondo dorato del cinema. Quanto sia bello ammirare una coppia diversa dalla status corrotto, ce lo dicono i due sposini Douglas: il sogno del loro matrimonio e dei figli avuti, sembra un’altra magica realtà.

Michael a Catherine, ‘sarai la madre dei miei figli’

Catherine, dichiara di prendere in prestito l’hula hoop dei figli per mantenersi in forma. Lei che da sconosciuta, fu scartata al suo primo provino per un musical perché ritenuta troppo sexy. Si spiffera ad Hollywood, non dal solito informato parrucchiere, ma nei corridoi dei palazzi che contano, che appena 13 giorni dopo il loro incontro, Michael, tutto suo padre, le inviò il primo camion carico di rose rosse. Da allora non si separarono, tra l’attico e la villa ai Caraibi correvano telefonate e pensieri. E da sposati vivono per dodici anni in un’isola delle Bermuda, dove crescono i figli.

Non perdono una festa insieme. Ad Halloween lui era Lawrence d’Arabia, lei una trasparente, fasciata, Jean Harlow. Sempre mano nella mano. Il figlio di una leggenda d’America e una gallese bellissima, che all’epoca del loro incontro promuoveva “La Maschera di Zorro” e lui “Delitto perfetto“. Galeotta fu una cena, in cui avevano detto a Catherine che Michael voleva conoscerla: “Ero un po’ nervosa, non sapevo bene perché volesse incontrarmi..“, ammise alla stampa. Un posto libero, ‘casualmente’, al tavolo vicino a Catherine, una sedia vuota e, complici Antonio Banderas, come dalla cornice del Mulino Bianco, e la moglie Melanie Griffith, che li hanno fatti avvicinare. Secondo qualcuno fu invece Danny Devito a presentarli. Hanno impiegato Nove mesi, prima di stare insieme. Poi fu un susseguirsi di affetto, di attenzioni che Michael rivolgeva a lei: come, anche un’ambulanza, espressamente richiesta da lui, che l’aspettava fuori, quando incinta, ritirò la statuetta come miglior attrice non protagonista per “Chicago“.

I signori Douglas, montata è solo la panna

Nel 2013 Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones, si separarono, complici delle incomprensioni il cancro alla gola di lui, chiacchierato anche quello, e la diagnosi di un disturbo bipolare per lei. Ma dopo pochi mesi tornarono insieme, tanto da risposarsi nel 2014. Qualcuno dice che basti guardare le foto di quel giorno famoso del 1998, il primo incontro al “Deauville Film Festival” in Francia, per accorgersi che lui faceva il sostenuto, e lei lo guardava rapita. Una versione adorabile, che al contrario capovolge i ruoli. Un significativo dettaglio che fa storia. I sei miliardi di lire accordati per ogni anno di matrimonio, in caso di divorzio, saranno ‘poetici’ soltanto per lei. Ma, ogni anno, la favola si rinnova. Come una promessa, all’unisono, le mani si intrecciano, congiunte, sul taglio di una torta.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguici!