Era nell’aria da giorni, ma ieri è finalmente arrivata un’ufficialità resa ufficiosa dai silenzi di tutti i protagonisti in gioco: Mick Schumacher non è più il pilota di Haas. La scuderia statunitense, con l’addio del figlio d’arte, si è ridisegnata completamente rispetto al recente passato affidando le due vetture biancorosse a Kevin Magnussen e Nico Hukenberg al post del tedesco e di Nikita Mazepin, tagliato dal team dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Il giovane teutonico correrà l’ultima sua gara nella squadra a stelle e strisce ad Abu Dhabi: è deluso, ovviamente, ma voglioso di rimettersi in gioco in Formula 1. Copiosi veleni su Gunther Steiner sono puntualmente arrivati da Ralf Schumacher, fratello di Michael e zio del corridore.
Il messaggio triste di Mick Schumacher
Ecco il messaggio social apparso sui canali ufficiali dell’ormai ex pilota della Haas:
“Questa sarà la mia ultima gara con Haas F1 Team. Non nascondo che sono molto dispiaciuto per la decisione di non rinnovare il nostro contratto. Tuttavia, vorrei ringraziare sia la Haas F1 che la Ferrari per avermi dato questa opportunità. Questi anni insieme mi hanno aiutato a maturare sia tecnicamente che personalmente. E soprattutto quando le cose si sono fatte difficili, ho capito quanto amo questo sport. A volte il percorso è stato accidentato, ma sono costantemente migliorato, ho imparato molto e ora so per certo che merito un posto in Formula 1. L’argomento è tutt’altro che chiuso per me. Le battute d’arresto ti rendono solo più forte. Il mio fuoco arde per la Formula 1 e lotterò duramente per tornare sulla griglia di partenza“.
La rabbia di zio Ralf
Se il ragazzo appena licenziato dalla scuderia statunitense ha commentato l’addio in punta di fioretto, non nascondendo l’umanissima delusione per la decisione presa dalla Haas, lo zio Ralf Schumacher ha utilizzato la sciabola colpendo fortissimo la scuderia a stelle e strisce e il team principal Gunther Steiner:
“Mick ha dimostrato di avere del potenziale, ma qualsiasi cosa facesse la squadra o Steiner non erano mai soddisfatti. Questo comportamento non può avere motivazioni normali, deve essere per forza qualcosa di personale – ha dichiarato a Sky Deutschland –. Credo che Steiner non riesca a sopportare il fatto che qualcun altro sia al centro dell’attenzione. È molto, molto felice di essere l’unico in prima linea. Mick era costantemente sotto pressione per non commettere errori, altrimenti non avrebbe potuto continuare a lavorare per la Haas. Quando si è sottoposti a questo tipo di pressione, non si può guidare liberamente“.
(Photo Credit: HaasF1OfficialTwitterAccount)
Seguici su Google News