Il destino in Formula 1 di Mick Schumacher è ormai segnato. La conferma di Kevin Magnussen e l’arrivo, adesso ufficiale, di Nico Hulkenberg hanno chiuso le porte della titolarità in Haas al pilota tedesco. Quale destino, adesso, per il figlio d’arte? Per lui potrebbero aprirsi le porte di una terza guida in Mercedes o Red Bull. Un anno sabatico non sembrerebbe essere la scelta presa in considerazione: il ragazzo vuole rimanere nel paddock di F1 per continuare a migliorare. In attesa di tempi migliori.
Mick Schumacher, il consiglio di Ecclestone e la dura risposta del ragazzo teutonico
Una presa di posizione, o meglio una lettura della situazione attuale del pilota tedesco, era arrivata direttamente dall’ex patron della F1, Bernie Ecclestone. Intervistato a RTL, l’ex massimo dirigente ha consigliato al giovane pilota di dimenticare la Formula 1, almeno per il prossimo anno, concentrandosi su altre categorie che potrebbero rilanciarlo:
“Non credo che Mick sarà sulla seconda Haas. Le persone sono rimaste deluse dalle sue prestazioni, non sappiamo quanto sia colpa sua o del team. Certamente è difficile trovare qualcuno che lo mette in una squadra vincente, al momento non è in questa posizione. Forse dovrebbe dimenticare la Formula 1 e concentrarsi su altre categorie. Il cognome Schumacher è il fardello più grande che lo accompagna, però prova a conviverci al meglio che può. Questo genera tutti i problemi, per questo dico dimentica la F1 e vai in un’altra categoria”.
Il parere di Ecclestone, però, non è stato preso in considerazione dal figlio d’arte. Il momento per lui è certamente negativo, ma l’orgoglio resta intatto. In una recente intervista rilasciata alla Bild, Mick Schumacher ha chiarito la sua posizione in merito al consigli “non richiesti”:
“Difficile dimenticare la Formula 1, la amo troppo e non una cosa che farò. Tutti hanno sempre un’opinione su qualsiasi argomento, a me importano le opinioni delle persone a cui tengo. Ascolto la mia famiglia e altre persone vicine alla Formula 1, ad esempio Sebastian Vettel: sono queste le opinioni che contano per me“.
Il messaggio sembra essere forte, chiaro e non lascia davvero spazio a nessunissima interpretazione trasversale: nessuno può consigliare il ragazzo. Il suo futuro nella Formula 1 sarà valutato unicamente da lui, con l’aiuto delle persone che più gli sono vicine. Per buona pace di Bernie Ecclestone.
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