Mick Schumacher, futuro in F1 sempre più lontano?

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Di Redazione Sport

La Formula 1 è un ambiente a numero chiuso e davvero molto spietato. Impossibile sbagliare mezza stagione per i piloti in pista e una seconda occasione non è mai semplice da reperire in giro per il Circus. Il nome, ingombrante certamente in positivo e negativo, certamente aveva creato enormi aspettative su un ragazzo che ha avuto davvero pochissime chance di mettersi in mostra come avrebbe voluto: Mick Schumacher, figlio della leggenda della Ferrari Michael, non possiede più un sedile da titolare ed è stato costretto ad accettare il ruolo di terzo pilota in Mercedes. Nel suo futuro a breve giro di posta c’è un ruolo di comprimario nella scuderia stellata e nel campionato WEC, dove debutterà in qualità di pilota ufficiale al volante dell’Alpine. Una buona occasione, certo, che non si avvicina minimamente a una possibile chiamata della F1. Le colpe saranno anche sue, non c’è alcun dubbio, ma secondo Bernie Ecclestone c’è da biasimare anche i team che non hanno creduto in lui.

Le parole di Bernie Ecclestone su Mick Schumacher: “La Red Bullo lo avrebbe certamente capito, ora deve lottare per tornare…”

(Credit foto – Motorsport.com)

Alla Red Bull, per esempio, sarebbe stato capito meglio e lo avrebbero aiutato e guidato verso l’alto. Ora deve lottare, deve continuare a lottare e dimostrare che è ancora in grado di fornire buone prestazioni – queste le dichiarazioni di Bernie Ecclestone ai microfoni di RTL -. Nel migliore dei casi, la gente lo vedrà e dirà ‘Abbiamo bisogno di lui’ e non il contrario. Cioè che lui cerchi qualcuno che lo prenda per il suo nome. Dovrebbe dimenticare il suo nome e crescere come persona speriamo che i team di F1 lo rivedano e pensino ‘Forse abbiamo sbagliato, gli daremo un’altra possibilità’ “.

(Credit foto – Motorsport.com)

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