Il 27 Marzo 1886 ad Aquisgrana, in Germania, nasceva quello che diventerà uno dei fondatori dell’architettura contemporanea, Ludwig  Mies Van der Rohe. Il suo amore per l’architettura nasce dal padre, uno scalpellino che lavorava nella cava di famiglia. L’incontro con l’architettura vera e propria arriva nel 1907, quando approda nello studio di Peter Beherens, dove lavorerà al fianco di Gropius e Le Corbusier.

L'architetto Mies Van der Rohe - credit: ICP.org
L’architetto Mies Van der Rohe – credit: ICP.org

Mies Van de Rohe e la sintesi architettonica

Le opere di Mies hanno segnato un vero e proprio punto di svolta nella progettazione architettonica, divenendo i simboli del costruire moderno. Il Padiglione di Barcellona del 1929 ne è un esempio. Qui l’architetto utilizza il pilastro a croce in acciaio, separa gli spazi con setti ortogonali totalmente indipendenti. Simbolica è anche Casa Farnsworth in cui Mies costruisce un luogo per stare all’interno di un bosco, un luogo dello stare, magico, simbolo del rapporto tra uomo e natura.

La Casa Farnsworth di Mies Van der Rohe - credit: studioviemme
La Casa Farnsworth di Mies Van der Rohe – credit: studioviemme

Less is more

In architettura Mies Van der Rohe ricerca sempre la verità che per lui ha a che fare innanzitutto con il tema della costruzione e del tempo in cui si vive:

L’architettura è sempre legata al proprio tempo. Il nostro tempo non è per noi una strada estranea su cui corriamo. Ci è stato affidato come un compito che dobbiamo assolvere. Da quando l’ho capito, ho deciso che non avrei mai considerato con favore le mode in architettura e che dovevo cercare principi più profondi. L’essenza dell’epoca è l’unica cosa che possiamo esprimere davvero.

La sua volontà è quella di costruire un’architettura moderna, liberata dalla sovrastruttura dell’architettura ottocentesca, un’architettura espressiva dei valori del proprio tempo, così come lo sono gli edifici antichi.

Less is more è il motto di Mies Van der Rohe - credit: pinterest
Less is more è il motto di Mies Van der Rohe – credit: pinterest

Tutto il lavoro di Mies si fonda su due pilastri fondamentali: ordine e razionalità che trovano il culmine nella sua famosissima affermazione ”Less is more”il meno è il più. Questo vuol dire che la forma di un edificio, di un oggetto o di un abito non deve essere il fine del design, ma solo il risultato di un processo per dare una risposta semplice ad un bisogno complesso. La forma segue, quindi, la funzione e non il contrario.

Oggi questo è un po’ il motto che ogni artista/creativo dovrebbe ripetersi quando realizza i suoi contenuti; semplici, chiari ed efficaci.

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