A gran voce viene ribadito “In Europa arriva solo chi fugge dalle guerre” e intanto salta l’approdo dell’unità della Guardia Costiera con a bordo 67 migranti, in navigazione davanti a Marsala.
E’ stato raggiunto un accordo ad Innsbruck tra Austria, Germania e Italia per arrestare le partenze dei migranti e gli sbarchi in Europa, affinché giungano sul vecchio continente solo coloro che effettivamente scappano da conflitti armati. Hanno concordato su questo patto il ministro dell’Interno Salvini, il tedesco Seehofer e l’austriaco Kickl.
“Sarà una soddisfazione se le proposte italiane potranno diventare europee con una riduzione delle partenze, degli sbarchi, dei morti e dei costi. Se il modello italiano diventerà europeo è motivo di orgoglio”, ha aggiunto Salvini. “Se si riducono gli arrivi in Europa non ci sarà alcun problema alle frontiere interne dell’Unione e si potrà continuare a lavorare serenamente tra popoli come è nostra intenzione fare”ha detto il ministro dell’Interno al termine di un incontro trilaterale con i colleghi Horst Seehofer (Germania) e Herbert Kickl (Austria). Il tema è quello dei cosiddetti movimenti secondari di migranti registrati in Italia e poi trasferitisi in altri Paesi come Germania e Francia che vorrebbero ‘restituirli’. Seehofer tuttavia si è espresso sulla stessa linea di Salvini, spiegando: “Se si risolve il grande problema degli arrivi ‘primari’, il resto sono piccoli problemi”
Sulla questione è intervenuto anche Luigi Di Maio: “I governi del passato non hanno difeso l’Italia ma l’hanno svenduta per qualche bonus e qualche briciola” ha detto intervistato durante Uno Mattina. “Sono stato a Bruxelles e quando ho parlato con Unione Europea mi è stato detto che l’Italia aveva barattato l’apertura dei porti per dare gli 80 euro e un po’ di bonus elettorali”.
Claudia Colabono