Migranti: una situazione sulla quale è intervenuta con fervore anche la first lady americana.
Melania Trump sembra non condividere la linea politica di suo marito, Donald Trump, nei confronti di migranti illegali nel paese. La first lady, per la prima volta, interviene su una questione politica. E commenta la situazione di tensione al confine col Messico.
Il casus belli è rappresentato dai 2mila bambini messicani, figli di migranti, bloccati al confine e separati crudelmente dai genitori, entrati in modo illegale negli Stati Uniti. Bimbi bloccati all’interno di tendopoli, perquisiti e rinchiusi in spazi recintati da reti metalliche.
Melania “odia vedere bambini separati dalle loro famiglie. Spera che entrambi gli schieramenti possano alla fine unirsi per ottenere una riforma migratoria di successo” ha dichiarato alla Cnn la sua portavoce, Stephanie Grisham.
“La first lady” spiega ancora la Grisham “crede che dobbiamo essere un Paese che segua tutte le leggi, ma anche un Paese che governi col cuore”.
La scelta di Trump di rimanere intransigente ha suscitato riserve tra gli stessi repubblicani. Nonchè indignazione tra i democratici e i leader religiosi.
Ma Trump continua a scaricare la colpa sui democratici. Li ammonisce a lavorare con i repubblicani alla nuova legge per l’immigrazione, se vogliono risolvere il problema. Un modo, secondo alcuni, per costringerli a sostenere uno dei due progetti di legge che saranno messi al voto la prossima settimana alla Camera e al Senato.
Sul caso è intervenuta anche l’ONU, attraverso le parole dall’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Zeid Raad al-Hussein: “Pensare che uno Stato possa cercare di dissuadere i genitori infliggendo tali abusi sui bambini è inammissibile”.
Il clima resta teso. Chissà se l’opposizione di Melania possa portare a cambiare le cose alla Casa Bianca. Intanto, i media americani hanno cominciato a trasmettere le immagini delle tendopoli dove sono trattenuti i bambini, e le proteste degli attivisti.
Patrizia Cicconi