Giampaolo e Conte, due allenatori diversi nell’atteggiamento ma soprattutto negli schemi. Scopriamo come proveranno a vincere Milan-Inter

Difesa Milan

Prima di Milan-Inter i rossoneri hanno subito un solo gol in tre partite ma nelle certezze delle retrovie l’assenza di Calabria potrà essere pesante. Gioca titolare Conti che dà più apporto alla catena Kessie-Suso ma che potrebbe lasciare spazi sulla corsia, dato che l’Inter allarga spesso l’interno di centrocampo sulla linea laterale, alzando ulteriormente l’esterno di centrocampo.
Quest’anno la difesa è più coinvolta con la palla tra i piedi, Romagnoli difatti ha eseguito 93 passaggi riusciti contro l’Udinese e 95 contro l’Hellas Verona: dati che però hanno una doppia lettura.

Centrocampo Milan

Le certezze tecniche dei centrali di difesa sono fondamentali ma non quando sopperiscono ad una scarsa inventiva in fase di regia. Calhanoglu (fuori posizione) e l’ormai incostante Biglia in impostazione non forniscono garanzie. La partita disputata da Bennacer ha dimostrato che il Milan deve affidarsi alle sue semplici ma sicure geometrie: filtro delle scorie di un gioco non ancora oleato. Gli interni di centrocampo accompagnano l’azione in modo diverso: quello di sinistra a tagliare come dimostrato dal gol contro il Brescia, invece Kessie (imprescindibile sulla destra) più disposto a dialogare con Suso ed a smarcarlo.

Milan-Inter
Bennacer, lasciato in panchina nel derby
Photo credit: SpazioMilan

Attacco Milan

i due trequartisti saranno Suso e Paquetà, in vantaggio su Rebic. Ciò fa intuire che Calhanoglu avrà più spazio alle spalle del brasiliano con licenza di accentrarsi (rigore procurato con il Verona). Kessie invece può essere servito in imbucata orizzontale oppure verticale da Conti. Le due fasce saranno diverse nell’approccio, grazie a (o a causa di) Conti che può arrivare più volte al cross mentre Rodriguez sarà più un allargatore della manovra.
Piatek: il polacco ha segnato solo 5 dei suoi gol “Italiani” su passaggi orizzontali, dato influenzato dallo stile di gioco del Milan dell’anno passato. Ciò non sminuisce la propensione di Piatek ad essere un attaccante anticamente efficace a fare gol, ma modernamente limitato nel gioco di squadra. Piatek applica i dettami di Giampaolo e, riusciti o meno, il gol lo può trovare in qualsiasi momento.

Milan-Inter
Suso se stoppato crea molte difficoltà alla manovra del Milan
Photo credit: Gazzetta

Inter difesa

Per Milan-Inter Conte riporta titolare Godin insieme a De Vrij e Skriniar, la miglior difesa possibile dopo le disattenzioni contro lo Slavia Praga. Fondamentale il ripiegamento dei due esterni che saranno Asamoah e probabilmente D’Ambrosio: una scelta conservatrice data la contusione alla schiena di Candreva. Non è raro vedere l’interno di centrocampo abbassarsi a ricevere palla dai centrali in una posizione che sarebbe congeniale ad un terzino.

Inter centrocampo

A centrocampo il vertice basso rimane Brozovic con ai suoi lati Barella e Sensi. Tutti e tre gli interpreti hanno le capacità tecniche per impostare il gioco ma Sensi è incursore e assistman insieme (preso in consegna da Biglia?). Probabile che un centrocampista si allarghi vicino alla linea laterale a creare un rombo tra lui, il centrale di difesa esterno, l’esterno alto ed il centrocampista centrale. I due esterni, come solito di Conte, saranno a tutta fascia e proprio per questo è probabile che D’Ambrosio verrà sostituito.

Milan-Inter
Sensi è l’uomo fondamentale negli inserimenti e negli spazi stretti
Photo credit: OA Sport

Attacco Inter

La scelta in attacco ricade su Lukaku e Lautaro Martinez (preferito a Politano). Il primo ha mostrato sprazzi incontenibili e capacità nel dialogo che si alterna con il secondo a ricevere palla, per poi lanciare in profondità l’interno di centrocampo in inserimento sul lato più vicino. Questa interscambiabilità tra i due è data dalla capacità di entrambi di saper essere punta pura con tecnica da seconda punta, interpretazioni diverse per sviluppi di gioco differenti.

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