Si spengono le luci nel teatrino sotterraneo della Giorgio Armani spa, dove da qualche mese il fondatore ha deciso di tornare a far sfilare le collezioni della linea pret-à-porter. Una voce annuncia in inglese che la sfilata si svolgerà senza musica “in segno di rispetto per tutte le persone coinvolte nella tragedia in corso in Ucraina”. Il silenzio è pesante, palpabile, interrotto dal fruscio delle sete, dal tintinnare dei cristalli dell’ultimo, meraviglioso abito, dal rigore e da una dignità di cui tutti, anche noi critici, avevamo bisogno.

Senza il tappeto musicale che tradizionalmente accompagna gli show, la sfilata è raccolta e quasi surreale: nel teatro Armani si sentono solo i passi dei modelli e i flash delle macchine fotografiche. La collezione Autunno/Inverno 2022-23 è all’insegna della morbidezza: le silhouette sono fluide ed eleganti, gli abiti fluttuano ad ogni passo. Come sempre, il repertorio della Maison Armani viene declinato all’insegna dell’equilibrio delle proporzioni: giacche traforate su pantaloni morbidi, blazer scollatissimi su camicie bianche inamidate, cappotti bianchi che disegnano il corpo come abiti.

Ufficialmente la Settimana della Moda si chiude lunedì mattina, ma il gran finale è nella giornata di domenica. Il quinto e penultimo giorno di sfilate si è aperto con lo show di MSGM, che per il prossimo inverno firma una collezione “stellare”: le stelle campeggiano su top, collane e abiti effetto vedo-non-vedo. Lo stile urban e contemporaneo del brand si illumina con glitter e cristalli.