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Mino Damato, chi sono la moglie e i figli: “Guardava in alto e cercava la sua luna”

Mino Damato, amatissimo giornalista e conduttore televisivo, ha avuto con la moglie Silvia Saini due figli, Andrea e Donatella.

Sarà dedicato al volto tv scomparso nel 2010 uno spazio nell’ultima puntata settimanale di “Oggi è un altro giorno”, in onda a partire dalle 14:05 su Raiuno, dove interverranno i figli Andrea e Donatella. Erasmo Damato detto Mino, nasce a Napoli nel 1937 e dopo essere diventato giornalista pubblicista nel 1965, collabora con la rivista Big, prima del suo approdo in Rai tre anni dopo, realizzando per il TG1 reportage guerra. Passa alla conduzione negli anni Settanta quando è alla guida di “In Viaggio Tra Le Stelle”, per la quale gli venne dedicato un asteroide, per poi presentare “Domenica In” con Gina Lollobrigida, Elisabetta Gardini ed il trio Lopez, Solenghi, Marchesini.

Mino Damato il ricordo della moglie e dei figli

Mino Damato chi sono moglie e figli

Nel programma della domenica della rete ammiraglia la sua partecipazione oltre per l’apporto di contenuti culturali e giornalistici è ricordata anche per la celebre camminata sui carboni ardenti, ripresa ironicamente da Beppe Grillo ed Ezio Greggio. Continua nel corso degli anni Ottanta e Novanta a dedicarsi a trasmissioni di approfondimento culturale e d’attualità ed al contempo si avvicina alla politica, candidandosi nel 1993 come sindaco di Assisi, diventando in seguito consigliere comunale della cittadina umbra. Sei anni dopo si candida alle elezioni europee con Alleanza Nazionale, per poi riprovarci con le presidenziali della regione Lazio, nelle quali è superato da Francesco Storace.

Si dedica anche al sociale, realizzando la Fondazione Bambini In Emergenza: il giornalista e politico si reca in Romania per dare voce alla situazione drammatica nella quale versavano i minori ed adotta dopo una lunga pratica durata 5 anni, una bambina malata di AIDS che morirà nel 1997. Damato è stato legato alla moglie Silvia che l’ha reso padre di Andrea e Donatella, riservatissimi sulla vita privata, i familiari hanno rilasciato un comunicato nel quale ricordano il giornalista scomparso nel 2010:

“Mino era un uomo che guardava in alto cercando la sua luna senza fare come quelli che si fissano il dito, ha vissuto da esploratore e pioniere mediatico, scientifico e anche politico e si è esposto al giudizio e alle critiche. Ha sempre indicato una strada davanti a sé. Non tutti hanno avuto il coraggio di seguirla. La sua solitudine è stata un segno distintivo di questi tempi aridi. Per Mino e per tutti quelli che gli vogliono bene, questo viaggio non avrà mai fine”

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