Il Na cosetta, nuova ed affermata realtà della musica nella capitale piazza il colpaccio: ed un lunedì di inizio ottobre arriva lui, Morgan.
Il ristopub di Via Giovenale è un catino , gremitissimo tra i divanetti affollati e gli ultimi arrivati in una fila, come un vero e proprio parterre che si dilunga fino all’ingresso del locale. L’attesa è spasmodica: intorno alle 22, apre la serata Luca Carocci da Artena, paese dei briganti, cantautore che scalda l’atmosfera del già torrido na cosetta, con un applauditissimo set. E finalmente arriva Morgan sul palco.
©Damiano Quattrini
E’ un vulcano, con il suo ciuffo di capelli grigi che esplode ogni volta che appoggia le dita sui tasti neri e bianchi del piano. Marco Castoldi ammalia il pubblico romano, con un excursus tra i brani dei grandi autori della canzone italiana ed internazionale, passando con naturalezza dalla sua Cieli Neri (era Bluvertigo) alla cover di China Boy per strizzare l’occhio a Modugno su Meraviglioso, trascinando i presenti sul finale con il coro. E’ un evento speciale per la location, che regala una grande intimità tra Morgan con il suo pubblico definito da lui stesso “educato, per ascoltarlo in silenzio” mentre ai tavoli si stanno consumando portate su portate.
©Damiano Quattrini
Due ore che scorrono in fretta, con un l’artista milanese in splendida forma. Intrattiene tra un brano ed un altro con racconti ed aneddoti che li riguardano, facendoci riscoprire piccole perle nascoste nell’immenso universo musicale nel quale naviga tra il piano , la chitarra ed il basso, strumento con il quale il nostro ieri ci ha regalato una meravigliosa versione di Altrove, brano tratto da Canzoni Dell’Appartamento, il suo primo album solista, datato 2003 cantato a squarciagola da tutti.
©Damiano Quattrini
Non abbiamo di fronte il solito artista con il quale possiamo confrontarci con le sue ultime canzoni, non abbiamo di fronte il solito cantautore che strimpella le sue canzoni stregandoci dietro parole piene di vita, non abbiamo il classico cantante che ha scalato la vetta di vendita di dischi negli ultimi mesi, ma abbiamo di fronte a noi una “storia “, abbiamo di fronte ai nostri occhi una genialata musicale, un’emozione che ci riempie l’anima, una sensazione che ci fa sorridere facendoci vibrare lo stomaco, abbiamo di fronte a noi lui, Morgan.
Quando dico Morgan, non parlo di colui che negli ultimi anni si è divertito a fare il giudice musicale anticonformista, ma parlo di una valigia fatta di musica, sogni, realtà.
Parlo di una quarta dimensione che non tutti conoscono, quell’aria magica che respiri a pieni polmoni quando tocca la chitarra, il piano, quandosi perde nei testi dei più grandi artisti internazionali, quando smadonna di fronte al computer o quando ti guarda mentre canti con il suo ciuffo ribelle bianco che ormai ha segnato la “storia”. Eh già, parlo di storia, parlo di musica che non si ferma, parlo di Morgan che ieri ci ha trasportato su un altro pianeta parlo di un vero artista che con la sua particolarità musicale e personale riesce a travolgere chiunque lo stia ascoltando, noi ieri siamo stati fortunati e oggi nella nostra valigia piena di sogni, ci abbiamo infilato quell’aria stranamente magica che solo lui può darci. Una serata di una bellezza disarmante, con un cantautore di una bravura impeccabile, che meriterebbe di calcare palcoscenici più ampi.
Report : Nicky Abrami & Alessia Spensierato