Stando a quanto accaduto nelle ultime ore, Mosca starebbe fronteggiando delle grandi difficoltà militari. Secondo gli agenti 007 di Londra la presa di Kiev è fallita. Infatti, le truppe sono ancora a 60 km dalla capitale. Intanto le parole del presidente Zelensky sembrano sottintendere la volontà di trattare su Donbass, Crimea e Nato.
Mosca è in difficoltà ma i bombardamenti non cessano
Dopo l’ennesima notte di bombardamenti, questa mattina alle ore 10, è stata annunciata da Mosca una nuova tregua per consentire ai civili di lasciare la città. In risposta agli attacchi russi che non sembrano voler cessare, il presidente americano Joe Biden ha istituito nuove sanzioni, vietando l’importazione di petrolio e gas dalla Russia. La risposta di Putin non si è lasciata attendere: egli ha imposto il divieto di import-export. Le conseguenze delle sanzioni sono già visibili. Si prevede un calo del 6,2% del pil di Mosca nel 2022, a causa dei provvedimenti occidentali. La situazione sarà difficile anche per i Paesi UE, il vice presidente della Commissione europea è intervenuto dicendo che ci saranno forti aumenti dei prezzi di beni alimentari e dell’energia. Un duro colpo per la nostra economia.
Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky, in un’intervista rilasciata all’AbcNews, si è espresso per quanto riguarda Donbass, Crimea e Nato. Possiamo discuterne e raggiungere un consenso su come questi territori continueranno a vivere, queste le parole che lasciano sottintendere a una volontà di trattare. Anche la moglie del Capo di Stato ucraino si è esposta, sottolineando il patriottismo del popolo rappresentato dal marito, che non si lascerà abbattere velocemente.
Michela Foglia
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