Le condizioni meteo difficili non hanno permesso ai centauri della MotoGP di correre il GP di Silverstone quest’oggi. La pioggia non ha dato tregua al circus del motomondiale per tutta la giornata. Dopo una lunga attesa, alle 17 italiane, è stata ufficializzata la cancellazione.

Nella giornata di ieri c’erano molti dubbi sulla gara che si sarebbe dovuta correre quest’oggi. La direzione gara nel tardo pomeriggio italiano aveva comunicato lo spostamento degli orari della gara della MotoGP alle 12.30 italiane. Il warm-up della MotoGP aveva lasciato ben sperare, ma già durante il warm-up di Moto2 e Moto3 la pioggia ha fatto la sua apparizione sul tracciato.

Piloti della MotoGP schierati sulla griglia di partenza del GP di Silverstone – Photo Credit: MotoGP

Nella notte erano stati effettuati alcuni lavori in pista per migliorare il drenaggio dell’acqua. Sfortunatamente, la pioggia è stata incessante a tal punto da costringere la direzione gara a rinviare continuamente la corsa. I piloti della MotoGP si sono schierati come da programma, ma già nel giro di uscita dai box le condizioni non sembravano le migliori.

Molti piloti, tra cui Maverick Vinales, hanno lamentato forti problemi di aquaplaning in numerose parti del tracciato. I molti avvallamenti presenti non hanno che peggiorato la situazione, creando molti pericoli per i piloti della classe regina. Molti piloti hanno cominciato a mettere in dubbio la possibilità di poter correre la corsa quest’oggi. Poco dopo, sono stati tutti richiamati ai box dalla direzione gara.

Da quel momento, nessuna moto è più entrata in pista. La Safety Car ha regolarmente provato a verificare la praticabilità del tracciato esibendosi in una guida spettacolare per verificare al meglio le condizioni. Purtroppo, anche i numerosi tentativi di ripulire la pista, non hanno sortito gli effetti sperati a causa dell’incessante pioggia. La gara, poco prima delle 17, è stata ufficialmente cancellata.

La pioggia, un problema quasi insormontabile

La gara di oggi andava certamente cancellata. La pista, fin dal giro di schieramento, era sembrata impraticabile per tutti. La stessa Safety Car faticava a rimanere in pista. La cancellazione odierna solleva nuovamente una questione cruciale nel motorsport: il problema della pioggia. Ancora più che nell’automobilismo, il motociclismo soffre molto della pioggia.

Le moto sotto i teli da pioggia prima della definitiva cancellazione – Photo Credit: MotoGP

Se la Formula 1 non ha visto cancellare negli ultimi anni gare per la pioggia, quest’oggi la MotoGP ha dovuto dare forfait. La riasfaltatura del tracciato negli ultimi mesi ha peggiorato la situazione, come raccontato poche settimane fa dai piloti di Formula 1. La corsa si svolse regolarmente grazie alle ottime condizioni meteo, ma molti piloti hanno sollevato numerosi problemi del tracciato. Problemi che, con la pioggia, si sono resi ancora più evidenti.

L’asfalto non è stato capace di drenare adeguatamente l’acqua, ma non si è trattato solo di drenaggio. I numerosi avvallamenti hanno provocato numerose pozzanghere che, con la pioggia, si sono trasformate in trappole per i piloti. Un evento simile non si era mai verificato in MotoGP e, probabilmente, potrebbe far presagire un ritorno a Donington Park dopo l’ultimo GP nel 2009.

Simpatica foto del team Suzuki Ecstar in seguito al rinvio del GP – Photo Credit: Suzuki

La decisione definitiva è avvenuta dopo un meeting dove era presente la maggior parte dei piloti. Una decisione che era inevitabile per le condizioni della pista la quale, purtroppo, non poteva garantire in alcun modo un’adeguata sicurezza ai piloti. La possibilità di correre verso il tardo pomeriggio era esclusa anche in ragione delle basse temperature. Quindi, un ulteriore rischio dei piloti.