MotoGP, il grande cambiamento arriva dalle quattro ruote

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Di Redazione Sport

Le due ruote attingono dalle quattro per migliorarsi. O meglio: per mutare forma. Il cambiamento della MotoGP è visibile ed impossibile, per adesso, da arrestare. L’arrivo, in massa, degli ingegneri della Formula 1 ha trasformato i giochi di potere della classe regina: dopo il dominio dei piloti in pista e delle loro qualità, i bolidi hanno preso sempre più importanza nelle sorti delle gare grazie al lavoro dei professionisti giunti dalla cugina del mondo del motorsport. Ma i corridori cosa pensano di questo cambiamento?

MotoGP, le migliorie arrivano dalla Formula 1: le parole dei piloti

MOTOGP Spagna
(Photo credits: MotoGP)

È una cosa positiva e negativa. Da una parte, queste componenti fanno in modo di andare sempre più veloci. Dall’altra parte, questo rende il nostro sport molto più complicato – ha detto Fabio Quartararo ai microfoni di Motorsport.com -. I costruttori italiani, che sono i migliori nell’introdurre questi dispositivi, provano sempre ad affinare al massimo e vanno al limite delle regole. Giocano molto bene le loro carte e hanno fatto un passo in avanti se le confrontiamo con le giapponesi“.

Penso che guardare alla Formula 1 sia una cosa buona. Tutto ciò che ci aiuta a migliorare il potenziale e conquistare rendimento è positivo e porta frutto, quindi mi sembra buono – ha detto Francesco Bagnaia -. Yamaha è leader del mondiale, l’anno scorso ha vinto il campionato e nel 2020 ha vinto Suzuki. Quindi al momento i costruttori giapponesi stanno vincendo. Sicuramente i costruttori europei stanno migliorando, ma manca ancora qualcosa“.

Negli ultimi anni la MotoGP è diventata un campionato in cui gli ingegneri hanno acquisito un peso decisamente maggiore rispetto al passato. In questo senso aiuta molto l’arrivo di tecnici del calibro di quelli della Formula 1, è la direzione in cui stiamo andando da anni – ha detto Andrea Dovizioso . Le moto ora si guidano in modo diverso, sono stati introdotti molti aspetti che aiutano il pilota, perché gli ingegneri hanno preso completamente l’iniziativa nei progetti. Dobbiamo riconoscere che il cambiamento sta funzionando. Che ci piaccia o no, le cose stanno così“.

(Photo credits: MotoGP)

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