MotoGP Italia: un Mugello di emozioni.

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Di Redazione Metropolitan

E’ la settimana di avvicinamento al Gran Premio d’Italia, uno dei più attesi dell’anno sulla pista più bella del mondo. Tutti a caccia di Marquez, con gli italiani pronti a fare la voce grossa.

Il Gran Premio d’Italia risale al 1914 ed entra a far parte del Motomondiale dall’anno della sua nascita (1949). Inizialmente noto come GP delle Nazioni, si disputa alternandosi in vari circuiti della penisola, da Monza a Misano, passando per Imola e il Mugello. Nel ’91 torna a chiamarsi GP d’Italia e si stabilizza al Mugello nel 1994.

Veduta aerea del fantastico circuito del Mugello (foto dal web)

Il tracciato, inaugurato nel 1974 e mai modificato, si snoda nel verde delle colline toscane in località Scarperia, adattando il suo disegno alle forme del territorio. Lungo 5245 m (1141 m di rettilineo, uno dei più lunghi del Mondiale) si distribuisce in 15 curve, alternando virate lente, curvoni veloci, salite, discese e grandi staccate. Viene considerato da tutti punto di riferimento tecnico e uno dei circuiti più belli del mondo.

Il capo indiscusso e soprannominato addirittura “Sindaco del Mugello” è Valentino Rossi, che sul circuito toscano ha collezionato 9 vittorie, un secondo posto e tre terzi posti per un totale di 13 podi (in tutte le classi). Di queste vittorie, 7 sono state conquistate in MotoGP, tutte consecutivamente (2002-2008). Solo a Barcellona ed Assen ha vinto di più (10). Alle spalle del Dottore si piazza Jorge Lorenzo con 5 vittorie in top class. Rossi è detentore anche del maggior numero di pole (6) seguito da Pedrosa a 3.

Rossi in azione al Mugello 2008 con uno dei caschi più iconici di sempre (foto dal web)

La vittoria per Rossi manca dal 2008; che tra infortuni (2010, 2017), sfortune (2013, 2016) e annate storte (2011, 2012) non è riuscito più ad andare oltre il terzo gradino del podio (2009, 2014 e 2015). Certamente si impegnerà al massimo per raggiungere un buon risultato in una gara così sentita. Per se stesso, ma anche in vista degli innumerevoli tifosi pronti ad accorrere per sostenerlo e colorare le colline di giallo.

La marea gialla, sempre spettacolare (foto dal web)

Il detentore del record del circuito è Marquez (1.47.639, anno 2013), mentre la best pole appartiene ad Andrea Iannone (1.46.489, anno 2015), che in quell’occasione fece registrare anche il record di velocità massima (354,9 km/h).

L’edizione del 2017 vide una straordinaria vittoria di Andrea Dovizioso davanti a Viñales e Petrucci, con Rossi in quarta posizione. La gara del Dottore era in forse, causa un infortunio patito qualche giorno prima (trauma toracico) mentre faceva motocross. Quella fu la prima vittoria stagionale del Dovi, che lo proiettò in piena lotta al titolo fino all’ultima gara. Il quadro di quella Domenica fu completato da Migno e Pasini, i quali vinsero rispettivamente la gara di Moto3 e Moto2. Una giornata memorabile completamente tinta del nostro tricolore.

I tre vincitori delle tre categorie nell’edizione 2017 (foto dal web)

Una cosa è certa. Il Mugello è una storia diversa, un caso isolato. Riunisce migliaia di persone sotto un’unica bandiera e sotto un unico colore, che sia il giallo o il rosso. Il Mugello è buttare il cuore oltre l’ostacolo, è staccare più avanti di tutti. E’ spettacolo, è tensione, è un’emozione difficile da spiegare, solo vivendola la si capisce realmente. Semplicemente il Gran Premio di casa. Per la gloria, per ambire a qualcosa di speciale. Non resta che aspettare Venerdì per i primi verdetti della pista.