Kevin Schwantz, nella sua carriera in MotoGP, è ricordato anche per la rivalità con Wayne Rainey. Entrambi campioni del mondo, hanno reso indimenticabile la grande era statunitense nel Motomondiale, iniziata nel 1978 con Kenny Roberts e terminata con Schwantz nel 1993. Il celebre numero 34 ha parlato di Morbidelli e Quartararo, i quali non saranno più compagni in Petronas dalla prossima stagione.
L’elogio di Kevin Schwantz al vice campione MotoGP Franco Morbidelli
Franco Morbidelli ha concluso la stagione al secondo posto, dietro al nuovo campione Mir. Non solo, l’italiano ha raggiunto questo traguardo con una moto meno evoluta rispetto ai suoi compagni di marca. Questo aspetto ha impressionato Schwantz, che per Morbidelli prevede un futuro roseo:
“Frankie e io siamo abbastanza amici, ci scambiamo messaggi. La sua stagione non è iniziata come mi aspettavo, ma dopo alcune gare ho detto ‘Hey, il campionato è ancora molto aperto, provaci!’. E alla fine l’ha perso per una manciata di punti. Ma penso che sia il pilota che inizierà con più punti di forza la prossima stagione. È stato il migliore nelle ultime 6/7 gare, quello che gli è mancato è l’inizio del campionato. Spero che le prestazioni di Morbidelli quest’anno siano le stesse con cui lo vedremo iniziare il 2021.”
E se a dirlo è il “pilota kamikaze” (così veniva soprannominato Schwantz) e campione del mondo in 500cc nel 1993, il buon Franky non può che esserne orgoglioso. Con la stagione appena disputata, chi non si aspetterebbe un Morbidelli in pianta stabile per le posizioni di rilievo? E pensare poi a quei punti persi per strada non per causa sua.
L’americano rimprovera Quartararo e Yamaha
Discorso inverso per Quartararo. Il francese era stato il principale antagonista di Marquez a fine 2019 e, con il passaggio in ufficiale per il 2021 già in tasca e una M1 ufficiale già in questa annata, tutti si aspettavano che “El Diablo” potesse conquistare il titolo o almeno andarci vicino. Invece il numero 20 ha visto prima il paradiso per poi scendere all’inferno, come sottolinea Schwantz:
“Fabio era partito fortissimo, ero davvero convinto che quest’anno avrebbe fatto il suo. Invece a fine stagione ha fatto addirittura fatica a conquistare punti. Deve capire dove ha perso il filo. Sono arrivate le cadute, problemi di varia natura… Il punto è che si tratta di una cosa che avevamo già visto in Moto2. Sono sicuro che in Yamaha lavoreranno per permettergli di migliorare in termini di costanza anche se, eccezion fatta per Morbidelli, hanno chiuso la stagione con tre piloti fuori dalla top ten. E’ inaccettabile per un costruttore di questo calibro. Devono lavorare tanto.”
Niente peli sulla lingua per l’americano, che come tutti si aspettava ben altro dal giovane francese. Sprona pure Yamaha che, a detta di Jarvis, userà il nuovo tester Cal Crutchlow principalmente per sviluppare un telaio più “comodo” e adattabile alle varie piste e condizioni. Per la casa di Iwata, dovendo migliorare anche altre aree, si prospetta quindi un inverno di duro lavoro se non vogliono di nuovo scontentare Rossi, Vinales e Quartararo. Morbidelli invece, almeno per ora, continuerà (ingiustamente) anche nel 2021 con una versione meno aggiornata. Una scelta che da fuori sembra incomprensibile.
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