Si aspettava con trepidazione un ritorno della Yamaha sul gradino più alto del podio: finalmente Vinales ha interrotto questa assenza durata ben 525 giorni. Lacrime di gioia per lo spagnolo, che dimostra di esserci e di poter dare ancora tanto spettacolo! Weekend meno positivo per il compagno di squadra Rossi, solo sesto.
MotoGP Phillip Island 2018 – E’ uno spagnolo quello che vince in terra australiana, ma non è Marc Marquez! Il neo campione del mondo infatti è stato costretto al ritiro a causa di un contatto con Johann Zarco a fine rettilineo. Bella bagarre per i due gradini più bassi del podio, con Iannone e Dovizioso che alla fine hanno la meglio. Ma per la vittoria non c’è storia: Vinales la fa da padrone! Let’s analyze the race!
MotoGP Phillip Island 2018 – L’inizio scoppiettante
Si spengono i semafori, pronti, via! Ed è subito gara in stile Moto3, con tantissimi sorpassi e un po’ di confusione. Ottima la partenza di Petrucci, che però si ritrova subito nelle retrovie per un lungo ed è condannato alla rimonta. Bene anche Miller, che prende il comando della gara, salvo poi essere raggiunto da un Marc Marquez costretto a qualche sorpasso per riagguantare la vetta. Situazioni opposte in casa Yamaha: se da una parte Rossi si mette all’inseguimento dei primi, Vinales – come suo solito del resto – scende in nona posizione.
Diversi sono i piloti che cercano di stare davanti, a colpi di sorpassi. Dopo che Marquez si prende la testa della corsa, infatti, nasce una bella bagarre tra Iannone e Dovizioso e Miller e Zarco rispettivamente per secondo e quarto posto. Intanto Rossi osserva, aspettando il momento buono per sopravanzare.
Dovizioso non ci sta e decide di mettersi in testa. Contemporaneamente anche Miller sorpassa Marquez, che si trova così in terza posizione nel giro di poche curve.
Un battito di ciglia, ed ecco che succede l’impensabile: Johann Zarco, a fine rettilineo, pinza i suoi freni in ritardo e finisce dritto su Marquez. Lo spagnolo, non si sa come, rimane in piedi, ma la parte posteriore è danneggiata irreparabilmente. Ritiro forzato quindi per il neo campione del mondo.
MotoGP Phillip Island 2018 – La fuga di Maverick Vinales
Dopo l’incidente, davanti rimangono compatti ancora per poco. Vinales infatti raggiunge la vetta della corsa e decide di cambiare ritmo. Dietro, gli avversari si perdono in una bagarre senza fine che vede protagonisti Dovizioso, Rossi, Miller e Iannone.
La sorpresa della giornata è Alvaro Bautista, con la Ducati di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo infatti, risale fino a raggiungere il suo compagno di squadra e ingaggia una bagarre per il podio. Mentre davanti Iannone, Bautista e Dovizioso prendono il largo e battagliano per gli ultimi gradini disponibili del podio, a otto giri dal termine, altro disastro per Honda: la regia internazionale infatti inquadra uno sconsolato Dani Pedrosa, a terra. Niente da fare questo weekend per la casa giapponese, che vede la prima Honda in classifica in mano a Morbidelli, ottavo.
MotoGP Phillip Island 2018 – Il rush finale
Quando mancano sei giri al termine della gara, troviamo le due Ducati in lotta per il podio, inseguite da Iannone, dopo aver sverniciato Rossi. L’italiano infatti appare in difficoltà, dopo un inizio di gara che faceva ben sperare e sembra non averne per conquistare un gradino del podio.
Iannone non ci sta, decide che oggi la sua Suzuki deve salire sul podio. Dopo aver passato Bautista, insieme al connazionale Dovizioso ingaggia una bagarre per il secondo posto. I due si distanziano dal resto degli avversari quanto basta per non essere disturbati. Davanti, Vinales corre in solitaria, dietro Rossi arranca e viene passato anche da Rins.
Alla fine, anche se Iannone riesce a recuperare qualche decimo al primo, non c’è niente da fare: Vinales porta a casa una bellissima e tanto meritata vittoria. Lacrime di gioia per lui e tanto affetto da parte della squadra. A podio finiscono anche Iannone e Dovizioso.
MotoGP Phillip Island 2018 – Luci e ombre in terra australiana
Se da una parte la Yamaha non può che festeggiare la ritrovata competitività grazie a Maverick, dall’altra si trova un Rossi in difficoltà che chiude solo sesto, mentre Zarco fa il patatrac, rischia di farsi male e di farne a Marquez. Due facce della stessa medaglia in Australia quindi.
Casa Ducati non può che festeggiare: con Dovizioso che allunga in classifica mondiale e cerca di consolidare la sua seconda posizione, l’exploit di Alvaro Bautista ha certamente colpito Gigi Dall’Igna. Forse un po’ di amaro in bocca per non aver firmato con Bautista in MotoGP c’è, ma siamo sicuri che lo spagnolo saprà dimostrare il suo valore anche in Superbike.
Ottima la prestazione delle Suzuki, che ormai si possono considerare a tutti gli effetti in lotta con le case più forti: Iannone e Rins chiudono rispettivamente in seconda e quinta posizione, davanti a piloti come Dovizioso e Valentino Rossi. Ci auguriamo di vedere la casa al top per il prossimo anno, di modo da poter combattere sempre coi migliori.
Sapore amaro per la Honda invece, che vede i due piloti ufficiali out dalla corsa e Morbidelli che prova a mantenere in auge il nome della casa con un ottavo posto. Abbiamo visto weekend migliori per Marquez e Pedrosa sicuramente!
Prossimo appuntamento in Malesia, al Circuito di Sepang.
Stay tuned!