MotoGp: stop per Jorge Martin, possibile sostituzione con Tito Rabat

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Di Redazione Metropolitan

Jorge Martin viene operato stamane dopo le varie fratture riportate a seguito dell’incidente nelle prove libere di MotoGP a Portimao. Saranno tre equipe mediche a intervenire in tre punti del corpo contemporaneamente. Uno alla mano destra, uno al ginocchio sinistro, uno al piede destro. Il rookie del team Pramac Racing salterà sicuramente Jerez e Le Mans, il ritorno è previsto non prima del GP d’Italia al Mugello. L’esordio in classe regina del pilota madrileno era iniziato nel migliore dei modi. Partenza super nella prima gara di Losail, pole e podio nel week-end successivo. A Portimao il brutto incidente che lo ha costretto prima al Centro medico del circuito, poi al ricovero in ospedale. “La curva 7 è la prima a destra quando esci dai box. Sono volato e quando sono caduto con la testa ero privo di sensi. Ed è stato allora che ho iniziato a girare nella ghiaia, da qui la rottura delle sette ossa“, ricorda Jorge Martin in una diretta live su Instagram. Per lui si prevedono almeno sei settimane di riposo, quindi in Ducati stanno pensando ad un possibile sostituto.

Al momento non ci sono comunicai ufficiali, ma secondo quanto anticipa Motorsport.com il designato numero 1 potrebbe essere Tito Rabat, da quest’anno impegnato in Superbike. In alternativa potrebbe correre il collaudatore Michele Pirro per proseguire con l’evoluzione della Desmosedici GP21.

Tito Rabat è un pilota del team Barni e ha lasciato la MotoGP al termine della scorsa stagione. Non senza un pizzico si malumore. Ma a Borgo Panigale hanno deciso di rivoluzionare la line-up piloti dei team factory e satelliti all’insegna delle nuove generazioni. Adesso Rabat potrebbe avere un’ultima occasione per dimostrare il proprio valore. Unico handicap sarà non aver effettuato nessun test pre-campionato in sella alla GP21. La nuova avventura nel WorldSBK di Tito inizierà solo il 22 e 23 maggio ad Aragon. Il catalano spera di sfruttare questo mese per risolvere i problemi di chattering che ha riscontrato con la sua Panigale V4 R in tutti i test ufficiali e privati ​​fin qui svolti. Ma un ritorno a breve termine in MotoGP è qualcosa a cui nessun pilota rinuncerebbe.