Il problema di Franco Morbidelli non è la moto a detta della stessa Petronas. A riferirlo è il team manager Wilco Zeelenberg che – nonostante l’italo-brasiliano si sia più volte lamentato di non avere una M1 ufficiale – ha individuato ostacoli di altra natura: “Capisco la frustrazione di Franco, ma non sono sicuro che oggi andrebbe meglio con la moto degli altri. Non avrebbe avuto il tempo di fare molti test quest’inverno. E non sono convinto che si sarebbe sentito molto a suo agio. C’è anche da dire che il livello del campionato è ancora più alto rispetto alla scorsa stagione. Tutti i piloti sono progrediti, così come tutte le moto“, le sue parole.

Già dal doppio esordio in Qatar il campionato è iniziato tutto in salita, con nessuna top-10 da parte di Rossi e Morbidelli. “Abbiamo avuto problemi al retrotreno che non avevamo mai avuto l’anno scorso. Una pessima combinazione di telaio, gomme e sospensioni difficile da spiegare – racconta il tecnico olandese a GP Racing -. C’è anche da dire che il livello del campionato è ancora più alto rispetto alla scorsa stagione. Tutti i piloti sono progrediti, così come tutte le moto“.

Il pilota italo-brasiliano si è lamentato a più riprese nel corso di questo campionato MotoGP, per non avere ricevuto una M1 con specifiche ufficiali nonostante si sia attestato vicecampione del mondo nel 2020. Ma secondo Wilco Zeelenberg non è la moto a fare la differenza nei risultati. “Capisco la frustrazione di Franco, ma non sono sicuro che oggi stesse meglio con la stessa moto degli altri. Non avrebbe avuto il tempo di fare molti test quest’inverno. E non sono convinto che si sarebbe sentito molto a suo agio”.