La nascita della Formula E e l’avvento nell’elettrico ha fatto sorgere numerosi interrogativi sul futuro del motorsport. Questi interrogativi non hanno potuto che coinvolgere la Formula 1. E’ davvero auspicabile un arrivo dell’elettrico in Formula 1? Formula 1 e Formula E contendenti o protagoniste in modo diverso?
Le recenti dichiarazioni di Ross Brawn sul futuro della Formula 1 hanno riportato in auge la continua diatriba tra Formula 1 e Formula E. L’ex direttore tecnico della Ferrari ha sottolineato che “nel giro di dieci anni la Formula 1 potrebbe anche diventare elettrica”. Un’affermazione di circostanza che, però, potrebbe far presagire un futuro elettrico per la Formula 1.
L’affermazione di Ross Brawn ha trovato l’immediata risposta dell’attuale CEO della Formula E, Alejandro Agag. Il principale azionista di Formula E Holding ha sottolineato che nel breve periodo, quanto dichiarato da Ross Brawn, non è immaginabile. Le dichiarazioni di Alejandro Agag, però, vanno ben oltre la smentita di quanto ipotizzato da Ross Brawn ad inizio agosto.
Oltre a sottolineare l’accordo di 25 anni di Formula E con la FIA (precludendo di fatto un futuro elettrico per la Formula 1 nel breve periodo), Alejandro Agag ha sollevato una questione molto importante. La compatibilità tra Formula E e Formula 1. Per chi conosce la Formula E, sa bene che quest’ultima non ha mai avuto intenzione di porsi come un’alternativa alla Formula 1.
“Ross ha detto che la Formula 1 potrebbe divenire totalmente elettrica tra dieci anni. Ma fondamentalmente, non possono. La Formula E ha una licenza esclusiva con la FIA per venticinque stagioni, e siamo appena alla quarta. Quindi, al più presto, la Formula 1 potrebbe diventare elettrica nel 2039, se non rinnoveremo il nostro accordo con la FIA, ma non vedo motivi per cui non dovremmo farlo” – Alejandro Agag
Nel mese di aprile, quando siamo stati ospiti del NIO Formula E Team, avevamo provato a discutere della questione con Barry Mortimer. L’ex capo meccanico di Renault F1 aveva precisato che le due serie non sono paragonabili perché sono profondamente diverse. Le parole di Barry Mortimer all’ePrix di Parigi indicano quello che, di fatto, è sempre stato il pensiero degli addetti ai lavori in Formula E.
Formula 1 e Formula E – Avversarie o compatibili?
Fin dalla nascita della Formula E, Alejandro Agag ha sempre parlato di compatibilità della Formula 1 con la Formula E. “I campionati”, come ha sottolineato l’attuale CEO della Formula E, “sono molto diversi e perfettamente compatibili”. Una visione che è rimasta nel tempo e che, con tutta probabilità, non cambierà nel corso degli anni.
Le dichiarazioni di Ross Brawn hanno riaperto questo dibattito che, in realtà, non è mai sembrato effettivamente chiuso. L’ipotesi di una Formula 1 elettrica non è casuale dato il crescente interesse dei principali costruttori mondiali per l’elettrico. La stessa Mercedes, uno dei principali costruttori in Formula 1, debutterà direttamente in Formula E nel 2020. Tralasciando le questioni contrattuali e di fattibilità, la Formula 1 non dovrebbe mai puntare a diventare elettrica.
Per quanto possa essere interessante per le case automobilistiche, l’elettrico non fa parte della storia della Formula 1 e non ha nulla a che fare con la sua natura. L’evoluzione tecnologica non deve influenzare il decorso della Formula 1, ma dev’essere il contrario. Com’è sempre stato. La storia della Formula 1 insegna che da questa sono nate numerose innovazioni, poi applicate in campo industriale.
Start del GP di Ungheria 2018 – Photo Credit: Formula 1Oltretutto, la diversa natura di Formula 1 e Formula E contribuisce a rendere le due serie compatibili. I caratteri distintivi di ognuna sono profondamente diversi: dalla concezione del motor sport al format di gara. Provare a fondere i due mondi sarebbe un controsenso perché implicherebbe che queste realtà siano simili. Queste categorie hanno un’identità ben distinta. Formula 1 e Formula E non saranno mai avversarie, ma saranno sempre categorie compatibili che offriranno una visione diversa di motor sport.